«Sebbene per ora l’Rt a livello nazionale rimanga di poco al di sotto dell’unità in diverse regioni ha superato quota 1. Ciò è dovuto – spiega Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute – in diversi casi al verificarsi di focolai di rilevanza più o meno grande che in parte sono dovuti all’importazione di infezioni dall’estero. Questo induce naturalmente a rafforzare le misure di distanziamento sociale che è opportuno tenere, pur sapendo – conclude – che il sistema sanitario nazionale è in grado di identificare rapidamente questi focolai e contenerli».
L’indice Rt — che misura il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure decise per contenere la malattia — ha superato il livello di guardia (che è 1) nel Lazio, in Emilia Romagna, in Piemonte, in Toscana e in Veneto.
Di seguito, i dati fondamentali delle diverse
Regioni e Province autonome:
Abruzzo: Rt 0.72
Basilicata: Rt 0
Calabria: Rt 0.38
Campania: Rt 0.88
Emilia Romagna: Rt 1.2
Friuli-Venezia Giulia: Rt 0.64
Lazio: Rt 1.07
Liguria: Rt 0.82
Lombardia: Rt 0.92
Marche: Rt 0.87
Molise: Rt 0.21
Piemonte: Rt 1.06
Bolzano: Rt 0.33
Trento: Rt 0.51
Puglia: Rt 0.54
Umbria: Rt 0.56
Sardegna: Rt 0.19
Sicilia: Rt 0.24
Toscana: Rt 1.12
Valle d’Aosta: Rt 0.06
Veneto: Rt 1.2