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Un referendum popolare per decidere del tunnel Maiori-Minori

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In questi ultimi giorni a Minori non si parla d’altro: il progetto del tunnel di collegamento con Maiori che vede la contrarietà di molti. La discussione è diventata social e il termometro è facebook.

«Il merito di aver focalizzato di nuovo l’attenzione va a dei cittadini che sia sulle testate online sia sui social hanno discusso e motivato le proprie perplessità in merito al tema – dicono in una nota i consiglieri della minoranza “Minori per tutti” Antonio Cioffi e Alberto Parascandolo -. La prima constatazione di fatto è che il “muoversi” di cittadini minoresi aldilà dell’appartenenza politica locale e che scrivono con totale indipendenza, è un dato politico positivo, vuol dire che il paese c’è ed è presente, al netto di noi tutti politici locali. La seconda constatazione e anche la più ovvia, esiste un Movimento di pensiero “No tunnel”. Lungi da noi cavalcare l’onda del momento per fare semplice demagogia (anche se le nostre posizioni negative sul tunnel sono chiare dall’anno scorso, ribadite e motivate più volte in consiglio comunale, anche nell’ultimo dell’11 giugno scorso)».

Proprio ieri i due consiglieri di minoranza hanno protocollato in Municipio una mozione con la quale si chiede, nel prossimo consiglio comunale utile, una delibera di Consiglio per un referendum sulla variante tunnel Minori-Maiori. «Quest’azione di partecipazione democratica – spiegano Cioffi e Parascandalo – non può che ulteriormente arricchire e migliorare il paese da un punto di vista politico. Senza ombra di dubbio il sindaco ha ragione quando scrive che durante l’elezione se n’è parlato e che l’ampia vittoria elettorale conferisce a questa amministrazione una legittimità importante. Ma in questo periodo il tema è molto dibattuto tra i cittadini, di qualsiasi schieramento politico e questo è un fatto positivo, che arricchisce un sano confronto. Dare un’opportunità ai minoresi di esprimersi su questo tema, attraverso un referendum, sarebbe il trionfo della buona politica e della democrazia, aldilà del risultato».

«La libertà è partecipazione diceva Gaber, concediamo ai minoresi quest’arma politica, diventando un laboratorio politico e un esempio per tutti i comuni della costiera» è l’appello della minoranza.

Fonte Il Vescovado

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