I genitori, Matilde Memoli ed Eugenio Manzo, insieme ad Arianna ed all’altro figlio avevano manifestato sotto la Corte di Appello di Salerno, cominciando uno sciopero della fame: la prima sezione civile avrebbe dovuto esprimersi, dal 25 giugno scorso, sulla richiesta di sospensiva del pagamento presentata dal Cardarelli, condannato in primo grado a versare un risarcimento di 3 milioni di euro.
L’INCONTRO CON IL GOVERNATORE, LE SUE PAROLE
“Abbiamo incontrato questa mattina a Palazzo Santa Lucia, insieme al direttore generale del Cardarelli, i genitori della piccola Arianna accompagnati dal proprio legale. Abbiamo voluto innanzitutto esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia che affronta quotidianamente la gravità e le gravi problematiche della malattia”.
“A loro abbiamo manifestato la volontà piena di affrontare e risolvere in tempi rapidi una vicenda che risale a 15 anni fa. A prescindere dall’iter giudiziario, ho comunicato alla famiglia e al direttore generale, che fermo restando le diversità di responsabilità e competenze, è opportuno affrontare il caso che si trascina da troppi anni con caratteristiche di gravità estrema per la bambina e per la famiglia”.
“Quindi verificheremo con il nostro ufficio legislativo e le strutture tecniche, l’ipotesi di un atto transattivo che possa dare da subito una risposta importante alla famiglia. In questa ipotesi, è evidente che sarà superato ogni iter giudiziario e si valuterà il contenuto dell’atto transattivo tenendo conto della sentenza di primo grado. La famiglia ha apprezzato e condiviso questa ipotesi di lavoro. Ci impegneremo nei prossimi giorni a concretizzarla”.