La classifica dice inoltre che lo Spezia, terzo, con 56 punti non è irraggiungibile considerando che chiuderà a Salerno il proprio campionato. Tutto è ancora possibile a patto che questa squadra metta in campo una continuità di rendimento e quindi di risultati. Al di là del risultato e delle tante azioni create la Salernitana ieri ha mostrato grinta, determinazione e voglia di vincere. Una prestazione positiva con tante novità di formazione e con alcune esclusioni eccellenti come quelle di Djuric, Kiyine e Lopez che avevano fatto storcere il muso in avvio.
Ed invece chi è andato in campo lo ha fatto nel migliore dei modi senza far rimpiangere i pezzi da novanta di cui si era privato Ventura. La partita di ieri dimostra anche altro. In primis che questa è una buona squadra composta da elementi di qualità. La seconda considerazione è che le motivazioni nel calcio fanno sempre e comunque la differenza. Ventura dopo Ascoli si era assunto tutte le responsabilità del ko e della prestazione negativa.
A lui oggi va dato il merito di aver tirato fuori il meglio da chi ha mandato in campo. Di aver motivato il gruppo a sua disposizione Lo step successivo è proprio nella continuità di rendimento perché questa squadra ha tutte le carte in regola per raggiungere i play off e non farlo, lo ribadiamo ancora una volta, sarebbe un vero e proprio fallimento alla luce di quanto di buono fatto fino a questo momento. A Ventura il compito di tenere alta l’attenzione e la tensione di una squadra che quando vuole può e sa vincere contro chiunque. A Ventura il compito di blindare la zona play off. Crotone e poi Empoli all’Arechi la trasferta di Trieste con il Pordenone e lo Spezia. La Salernitana è tornata nei play off e deve rimanerci. Quattro giornate alla fine della stagione regolare con i granata che da ieri sono arbitri del loro destino.