«Il Tribunale di Eboli, sezione distaccata, e quello di Sala Consilina, entrambi soppressi – ricorda il sindaco Massimo Cariello – avevano una ricaduta positiva sulla vita dei cittadini e rappresentavano occasione di risveglio civile e sociale e di sviluppo». Nel farsi interprete delle esigenze degli ebolitani e delle tante comunità interessate, il sindaco di Eboli sollecita l’attivazione del presidio giudiziario, che costituirebbe un avamposto di legalità e fonte di fiducia e sicurezza per i cittadini di un comprensorio ampio, oltre che di Eboli.
«La Giustizia è una consolidata presenza sul nostro territorio – conclude il sindaco -, la riapertura del Tribunale sarebbe un’iniezione di fiducia per i cittadini ed un segno importante di continuità. Ma c’è di più, perché la soppressione dei Tribunali di Eboli e Sala Consilina costringe la popolazione di un comprensorio vastissimo, che comprende Piana del Sele, Cilento e Vallo di Diano, con diverse decine di Comuni, a trasferimenti e disagi per tantissimi cittadini, molti dei quali costretti ad avere quale riferimento il Tribunale di Lagonegro, addirittura fuori regione.
Per non parlare dell’intasamento ed il carico di lavoro che oggi ricade sul Tribunale di Salerno, che ha accolto l’enorme mole di lavoro che in precedenza veniva smaltito ad Eboli. Appare surreale che i cittadini della parte sud di Salerno siano costretti a sopportare lunghi tragitti per le proprie necessità giurisdizionali, mentre Eboli, in posizione baricentrica rispetto ai territori interessati, sarebbe cerniera tra Vallo di Diano e Cilento e potrebbe ospitare un Tribunale ordinario che servirebbe ad evitare il disagio per centinaia di migliaia di cittadini e contribuirebbe a rendere più agile il lavoro degli altri presidi giudiziari del territorio.
Gli stessi operatori valdianesi, attraverso l’associazione forense, stanno sollecitando la scelta di Eboli, perché costituirebbe un riferimento chiaro e baricentrico per tutte le comunità».
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