All’ipotesi iniziale di postazioni singole, ora si sostituisce l’idea di tavolini trapezoidali singoli a spicchio da utilizzare singolarmente oppure accorpati. Per quanto poi riguarda le mascherine se ne ipotizza l’indosso in tutti gli spazi comuni e in alcuni casi anche in classe, mentre gli ingressi e le uscite saranno contingentati allo scopo di razionalizzare spazi e tempi di ingresso.
Ulteriore novità di cui si parla sono i test sierologici per i docenti ed il personale scolastico.
Se il Miur ha stabilito le indicazioni di massima per il rientro a scuola, spetterà poi ai singoli istituti applicarle e gestirle in funzione della loro autonomia scolastica con comprensibili malumori tra i dirigenti scolastici chiamati a gestire un imponente carico organizzativo.
Tra le facoltà riconosciute in autonomia gli istituti potranno, ad esempio, organizzarsi con la suddivisione delle classi in più gruppi, con la frequenza scolastica a turni differenziati, con alternanza didattica in presenza a didattica a distanza e, eventualmente, estendendo la didattica al sabato.
A livello logistico gli istituti dovranno ripensare percorsi di entrata e di uscita differenti per garantire la distanza di almeno un metro tra gli studenti ed evitare ogni rischio di assembramento. Durante l’ingresso e l’uscita sarà necessario sempre indossare la mascherina e nel caso di studenti immunodepressi sarà necessario indossarle anche in classe durante le lezioni.
Nelle aule si dovrà garantire uno spazio individuale di due metri quadrati, compreso lo spazio occupato dal banco, mentre lo spazio tra la cattedra e i banchi più vicini dovrà essere di almeno due metri.
Nei corridoi e nelle altre zone di passaggio a rischio assembramento, bisognerà sempre indossare le mascherine ed evitare gli assembramenti.
Dal mese di luglio, al fine di garantire a tutti un rientro a scuola 100% digitale, è partita anche l’erogazione dei bonus da 500€ per famiglie con reddito Isee entro i 20mila €, voucher che consentirà di acquistare PC, tablet e connessione veloce.