Relativamente al provvedimento, passato alla Camera lo scorso 8 luglio, erano state sollevate segnalazioni di criticità sia da parte di AGCM, che aveva invitato di legislatori a mediare tra “i diritti dei consumatori e l’esigenza di far fronte alla situazione di crisi di liquidità̀ in cui versano numerosi professionisti del settore”, e dall’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, che solo ieri, mercoledì 15 luglio, aveva spiegato come “il rimborso monetario solo ed esclusivamente per i concerti di musica leggera” rappresenti una discriminazione in grado “di discriminare tra spettatori e spettacoli, dividendo tra chi può beneficiare del rimborso e chi solo dei voucher”.