Fine di un incubo per un bambino di 11 anni, residente a Eboli, in un appartamento sottoposto a sfratto e con una situazione familiare molto disagiata (abbandonato dalla madre, padre in carcere, viveva con i nonni e il fratello più grande). Il piccolo, di origini bulgare – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – è stato trasferito ieri in una casa famiglia in attesa di un affidamento definitivo. Ad accompagnarlo le assistenti sociali e i vigili urbani. Alla sua tenera età era stato costretto a vendere il suo corpo per racimolare qualche soldo da portare a casa per aiutare il padre carcerato. Aveva cominciato a frequentare l’abitazione di un uomo, ebolitano di circa cinquant’anni con problemi psichiatrici che pare sia stato denunciato lo scorso anno e rinviato a giudizio. Anche lui sarà seguito dagli assistenti sociali che faranno in modo di metterlo in una struttura adeguata alla sua patologia.