La festa di Sant’Anna era stata annullata solo durante la seconda guerra mondiale e nel 1954 per i festeggiamenti del centenario della apertura del porto di Ischia. Subito dopo la fine del lockdown l’amministrazione comunale e gli organizzatori storici avevano lavorato ad una ipotesi ridotta dell’evento, un “omaggio” a Sant’Anna che prevedesse solo un concerto dal vivo, l’incendio del Castello Aragonese ed i fuochi pirotecnici finali con spettatori limitati ma anche in questo caso non c’erano garanzie di distanziamento sociale ed osservanza delle prescrizioni sanitarie per impedire la diffusione del coronavirus.
“Siamo delusi ed amareggiati per non poter offrire ad ischitani ed ospiti la festa più bella dell’estate ma da oggi siamo già al lavoro per una edizione 2021 di Sant’Anna che speriamo possa essere tra le più belle di sempre”, ha concluso il sindaco Ferrandino. (ANSA).