Il ministro per l’Innovazione tecnologica, Paola Pisano, sostiene, il contrario: eppure l’app Immuni, finora, è da considerarsi un flop. Soltanto il 10% della popolazione – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – l’ha scaricata sul proprio smartphone. Ma di quelli che hanno effettuato il download non tutti l’hanno utilizzata. E finora ha permesso di rintracciare soltanto 46 positivi.
AHAHAHAHAHHAAH, adesso andate a rileggervi quello che avevamo detto io, Gino e qualche altro, e rileggetevi pure i coommenti dei babbei mascherati, dopodiché andate a vergognarvi nel sottoscala al buio! 46 rintracciati su 60 milioni! un successone
pino, ti confermi il solito ebete
Se non volete essere come pino allora installate quest’applicazione, è totalmente invisibile ed innocua, perché funzioni serve che la maggioranza l’installi.
L’applicazione immuni ha delle gravissime falle che minano in maniera significativa la sua efficacia. Molto brevemente le falle sono:
1) la tecnologia adottata: i bluetooth. Se da una parte si è (quasi) totalmente sicuri di non essere geolocalizzati, dall’altra parte la STIMA della distanza tra due smartphone è in buonissima parte aleatoria perché dipendente da moltissimi fattori.Si lavora con onde elettromagnetiche e loro propagazione, quindi tantissime variabili entrano in gioco quali ostacoli fisici, umidità dell’aria, posizione del sensore, forma dello smartphone etc etc. Quindi si ha come conseguenza un’ elevatissima probabilità di andare incontro a moltissimi falsi positivi (contagi di fatto inesistenti ma ritenuti validi) ma anche tantissimi falsi negativi( contagi realmente esistenti ma considerati inesistenti, peggio ancora!!). Le prove? Scaricate un applicazione qualunque che usando il bluetooth stima, esattamente come fa Immuni, la distanza tra lo smartphone e un qualche altro dispositivo che utilizzi i bluetooth, vi renderete conto dei numeri che letteralmente l’applicazione spara. Su una distanza di 1 metro reale, vi troverete anche che l’applicazione stimi 7 o 30 metri. Seconda prova: la documentazione relativa alla stima della distanza di immuni su GitHub è misteriosamente scomparsa, rimossa ovviamente dagli sviluppatori.
2) mancata sinergia con le strutture ospedaliere : se ricevo la notifica ma non riesco ad avere in tempi molto rapidi un tampone per la verifica effettiva di un eventuale contagio, rischio solo di andare in paranoia, finire con mettermi in quarantena o di rimanerci, ma magari il contagio non l’ho avuto e l’applicazione ha semplicemente ma molto probabilmente stimato una distanza sballata. Con passare del tempo la gente si stufa, ritiene l’applicazione più come una potenziale minaccia piuttosto che un valido aiuto e finisce con rimuoverla.
Queste due falle , specie la prima , non sono risolvibili in nessuno modo via software, perché sono limitazioni tecnologiche, mentre la seconda è organizzativa, quindi indipendente dall’applicazione.
Bisogna optare per altre soluzioni se si vuole davvero combattere questa epidemia con l’ausilio della tecnologia. Sicuramente non utilizzando gli smartphone.
Ing.elettrico, esattamente! ho scritto tempo fa queste cose, mantenendomi meno sul tecnico, ma come si puo far capire a un cretino come il signore dei pannelli di metano?
Tra l’altro oltre a quanto hai detto ci sono tante altre questioni non-elettroniche ma mediche che ne rendono l’uso assolutamente inutile e addirittura dannoso, rilevando falsi positivi a caso.
È tutta una sporca truffa, come l app.
Io l ho fatto il covid e dopo 2 ore di cortisone in vena, fattami da un medico personale di fiducia e non del servizio pubblico, stavo meglio di prima.
TRUFFATORI, volete solo vaccinare gli stupidi che credono alle vostre palle
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AHAHAHAHAHHAAH, adesso andate a rileggervi quello che avevamo detto io, Gino e qualche altro, e rileggetevi pure i coommenti dei babbei mascherati, dopodiché andate a vergognarvi nel sottoscala al buio! 46 rintracciati su 60 milioni! un successone
pino, ti confermi il solito ebete
Se non volete essere come pino allora installate quest’applicazione, è totalmente invisibile ed innocua, perché funzioni serve che la maggioranza l’installi.
L’applicazione immuni ha delle gravissime falle che minano in maniera significativa la sua efficacia. Molto brevemente le falle sono:
1) la tecnologia adottata: i bluetooth. Se da una parte si è (quasi) totalmente sicuri di non essere geolocalizzati, dall’altra parte la STIMA della distanza tra due smartphone è in buonissima parte aleatoria perché dipendente da moltissimi fattori.Si lavora con onde elettromagnetiche e loro propagazione, quindi tantissime variabili entrano in gioco quali ostacoli fisici, umidità dell’aria, posizione del sensore, forma dello smartphone etc etc. Quindi si ha come conseguenza un’ elevatissima probabilità di andare incontro a moltissimi falsi positivi (contagi di fatto inesistenti ma ritenuti validi) ma anche tantissimi falsi negativi( contagi realmente esistenti ma considerati inesistenti, peggio ancora!!). Le prove? Scaricate un applicazione qualunque che usando il bluetooth stima, esattamente come fa Immuni, la distanza tra lo smartphone e un qualche altro dispositivo che utilizzi i bluetooth, vi renderete conto dei numeri che letteralmente l’applicazione spara. Su una distanza di 1 metro reale, vi troverete anche che l’applicazione stimi 7 o 30 metri. Seconda prova: la documentazione relativa alla stima della distanza di immuni su GitHub è misteriosamente scomparsa, rimossa ovviamente dagli sviluppatori.
2) mancata sinergia con le strutture ospedaliere : se ricevo la notifica ma non riesco ad avere in tempi molto rapidi un tampone per la verifica effettiva di un eventuale contagio, rischio solo di andare in paranoia, finire con mettermi in quarantena o di rimanerci, ma magari il contagio non l’ho avuto e l’applicazione ha semplicemente ma molto probabilmente stimato una distanza sballata. Con passare del tempo la gente si stufa, ritiene l’applicazione più come una potenziale minaccia piuttosto che un valido aiuto e finisce con rimuoverla.
Queste due falle , specie la prima , non sono risolvibili in nessuno modo via software, perché sono limitazioni tecnologiche, mentre la seconda è organizzativa, quindi indipendente dall’applicazione.
Bisogna optare per altre soluzioni se si vuole davvero combattere questa epidemia con l’ausilio della tecnologia. Sicuramente non utilizzando gli smartphone.
Ing.elettrico, esattamente! ho scritto tempo fa queste cose, mantenendomi meno sul tecnico, ma come si puo far capire a un cretino come il signore dei pannelli di metano?
Tra l’altro oltre a quanto hai detto ci sono tante altre questioni non-elettroniche ma mediche che ne rendono l’uso assolutamente inutile e addirittura dannoso, rilevando falsi positivi a caso.
È tutta una sporca truffa, come l app.
Io l ho fatto il covid e dopo 2 ore di cortisone in vena, fattami da un medico personale di fiducia e non del servizio pubblico, stavo meglio di prima.
TRUFFATORI, volete solo vaccinare gli stupidi che credono alle vostre palle