L’opzione è valida soltanto per una consultazione elettorale. Conseguentemente la scelta di votare eventualmente espressa in occasione di precedenti consultazioni ha esaurito ogni efficacia.
Il suddetto diritto può essere esercitato entro il decimo giorno successivo all’indizione del Referendum e cioè entro il prossimo 28 luglio 2020, preferibilmente utilizzando il modello allegato, all’Ufficio consolare operante nella circoscrizione di residenza, per posta o mediante consegna a mano, entro il suddetto termine.
Qualora l’opzione venga inviata per posta, l’elettore ha l’onere di accertare la ricezione, da parte dell’Ufficio consolare, entro il termine prescritto.
L’opzione può essere revocata con le medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per il suo esercizio. Il modulo allegato predisposto dal Ministero degli Affari Esteri, da utilizzare per esercitare la scelta di votare in Italia, può essere reperito presso i consolati, oppure in via informatica sul sito del predetto Ministero www.esteri.it , o su quello del proprio Ufficio Consolare.
se io cittadino italiano mi trasferisco all’estero per qualsiasi motivo, lavoro, o come fanno tanta pensionati che per migliorare il loro tenore di vita lasciano la madre patria,ed aggiungo che fanno bene, visto le tasse che si pagano sulle pensioni. soldi nostri versati in tanti anni di lavoro. in tal caso io gli negherei il diritto di voto tanto risiedono in altra nazione, a che serve il loro voto?
Ma c’è il covid, cove si va a votare? E’ un ottimo modo per imbrogliare con i voti all’estero. Solo in Italia si vedono ste cose? Poveri noi sempre peggio. Mah non so più che brutta fine faremo.
Andate a votare voi , ladri , sarebbe lo schiaffo più bello da darvi in questo brutto periodo . Tanto De Luca sbaglia e nn si vota ?