Insieme al Sindaco di Salerno e al deputato dem, hanno partecipato al tavolo, tra gli altri, il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Vincenzo Loia, gli assessori comunali Eva Avossa e Mimmo De Maio, e, per il Demanio, il responsabile dei servizi territoriali della Provincia di Salerno Luca Franzese.
Ha preso parte all’incontro, in videocollegamento, invitato dall’on. De Luca, anche il sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Giorgis il quale ha sottolineato quanto “il Ministero ci tenga a relazionarsi in modo virtuoso e positivo con gli enti locali. E’ nostra premura – ha detto Giorgis – che gli immobili dismessi non rimangano vuoti ma diventino funzionali per le esigenze del territorio e della collettività”.
“Si tratta – ha aggiunto il sindaco Napoli – di un primo incontro. Ne organizzeremo altri per procedere, celermente, alla creazione di un progetto che sia di slancio culturale per la nostra città. L’immobile è di grande rilevanza e pregio. Sarebbe un peccato che rimanesse uno scheletro vuoto”.
L’on. De Luca afferma che sarebbe “un delitto” l’eventuale abbandono dell’ex Tribunale. “E’ un immobile di rilevanza storica, artistica, culturale e – ha aggiunto – va considerato come tale. Non penso al palazzo solo come un mero contenitore di spazi, ma come un’occasione per valorizzarlo nella sua complessità globale. L’Università potrebbe avere, in questo nuovo percorso, un ruolo chiave e decisivo”.
È concorde lo stesso Rettore il quale ha spiegato che: “L’ateneo salernitano non ha bisogno di metri quadrati in più per le proprie attività. Quelle che sono le sue ambizioni è ritrovare il legame ideale con la città di Salerno. Un legame che deve manifestarsi nuovamente nella sua accezione più concreta. Salerno vanta una tradizione universitaria che si perde nella storia. Deve tornare a riappropriarsi di questa tradizione e questo immobile può rappresentare una strada per rinsaldare i fili del tempo passato, guardando anche al futuro”.