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“Voglio assistere alla nascita di mia figlia”: lettera-appello ai dirigenti del Ruggi
7 Commenti
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Cose dell’altro mondo !…….bha
evidentemente questo non ha capito niente.
Stevm aspttann a isssss
A meno che non sia un medico meglio se aspetta fuori. I padri in sala parto sono solo una seccatura. Svengono, intralciano, si impressionano. Il parto è un momento della donna.
Chi ha il coraggio di scrivere una lettera del genere in questo momento e’ da
Rinchiudere .
Belli questi commenti… vi dovrebbero dare un premio! Dovreste immaginare che avere un proprio caro all’interno di un ospedale e non potergli stare vicino ti fa stare male, soprattutto in questo periodo.
Padre, madre, moglie, marito, figlio vorreste dargli forza e coraggio… e invece dovete aspettare che qualcuno risponda dal reparto (se il paziente non é in grado) per dirvi come sta, se rispondono perché se c’è un’emergenza certo non si mettono a telefono. E a te viene paura perché non sai se quell’emergenza riguarda te. Immedesimatevi un attimo in questo padre che probabilmente ha paura per sua moglie e sua figlia e non vuole lasciarle sole. Avete fatto i vicesceriffi dai balconi durante il lockdown ma siete stati i primi a togliervi le mascherine ed avere comportamenti irresponsabili subito. É pure colpa vostra se adesso i pazienti degli ospedali non possono avere il conforto di una (UNA) persona cara.
Da un sondaggio effettuato dall ISTAT il 100% degli scriventi nei commenti non ha avuto figli ma parla come se fosse esperto di parto, assistenza ostetrica e non…
Però di rimando lo stesso 100% degli scriventi nei commenti, sempre secondo un sondaggio ISTAT, inveisce contro i sanitari quando vietano l accesso ai reparti di degenza o in pronto soccorso per il familiare ricoverato.
Si sta proponendo un esame di coscienza da globale. Presto le modalità di partecipazione.