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«Intubato in terapia intensiva», il cantante di Benji e Fede racconta la sua malattia

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Lui si chiama Benjamin Mascolo ma tutti lo conoscono come Benji del duo musicale Benji e Fede. Negli ultimi anni ha conquistato le classifiche, ma ora si è sciolto. Ma la sua carriera ha rischiato non solo di non decollare, ma di non iniziare nemmeno: sei anni fa, quando aveva 21 anni, fu ricoverato in ospedale, intubato in terapia intensiva. Lo ha raccontato lui stesso in un post su Instagram in cui ha parlato della sua esperienza.

Benji e fede, il racconto della malattia

«​Esattamente 6 anni fa, uno stile di vita sbagliato e il troppo fumo (sigarette e non solo) mi spedirono per due interminabili settimane intubato in terapia intensiva con una rara malattia chiamata istiocitosi polmonare», racconta nel suo post, dal titolo “Sfidate voi stessi”. «Non mi sono mai sentito così vicino dal perdere tutto quello che stavo inseguendo. Una volta dimesso pesavo 10 kg in meno, non riuscivo a camminare e parlare contemporaneamente e il parere dei medici era chiaro: ‘Se smetterai di fumare recupererai una vita normale, ma dovrai comunque rinunciare all’idea di praticare sport’. (Avevo solo 21 anni)».

“Da quel giorno scattò qualcosa nella mia testa”

«Da quel giorno scattò qualcosa nella mia testa. Cambiai radicalmente stile di vita, adottai abitudini sane e feci una promessa a me stesso: non avrei fumato mai più. Per me, per la mia famiglia e per tutte le persone che credevano nei mille traguardi che volevo raggiungere – racconta Benjamin – Viviamo in una società che tende a metterci continuamente in competizione, gli uni contro gli altri. A scuola, nel lavoro, nei rapporti. Sempre a sbatterti in faccia chi è più bravo di te. Ma se posso darvi un consiglio (io che di cose da imparare ne ho ancora tantissime): sfidate voi stessi, i vostri limiti, le vostre abitudini e nessun altro. Solo così raggiungerete i risultati più importanti. Oggi ho corso 25 km (15.5 miglia) e tra poco andrò a farmi una nuotata con la mia ragazza. Ascoltate la vostra testa e lottate per i vostri sogni, non c’è niente che vi farà sentire più vivi».

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