Una crescita lenta, a basso regime, nella quale è comunque il Sud a spiccare con 8905 imprese in più, ovvero il 45% dell’intero saldo nazionale. E’ quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e Infocamere.
Il presidente di Unioncamere Campania, Ciro Fiola, analizza così il dato: “Il Sud e la Campania si confermano per la loro capacità di interpretare la crisi in maniera produttiva. Mettendo in campo qualità e competenza. Il Governo deve intervenire per dare sostegno a questa vivacità imprenditoriale, con azioni mirate per abbattere il costo del lavoro”.
Fiola ricorda anche il sostegno messo in campo dalla Camera di Commercio di Napoli e l’imminente avvio dei primi bandi: “Entro la fine di luglio pubblicheremo i primi bandi, per 9 milioni di euro, dedicati al settore turismo e cultura. Si tratta della prima tranche dei 50milioni di euro che l’Ente ha stanziato a sostegno delle imprese”.
Il vice presidente vicario della Camera di Commercio di Napoli, Fabrizio Luongo con delega all’Artigianato, dal canto suo fa notare come al bilancio del trimestre abbia contribuito per circa un terzo (il 32,5%) proprio la componente artigiana, che ha chiuso il periodo con un saldo attivo di 6.456 imprese (18.943 le iscrizioni di nuove imprese contro 12.487 cessazione”.
Per le imprese artigiane, la regione di elezione nel secondo trimestre dell’anno è stato il Lazio, dove si è registrato il saldo piú elevato tra aperture e chiusure: 1.257 unità. Seconda la Campania (+914), poi Lombardia (+570) e Puglia (+562).