Jean Carlos Falconi Zambrano era arrivato a Mandello con alcuni amici per trascorrere un sabato sera diverso. Alle 19.30 si è tuffato da una finestra della galleria chiusa al traffico e considerata “maledetta”, perché è già costata la vita ad alti giovani. Gli amici, che erano pronti a immortalarlo con il cellulare, hanno dato l’allarme e chiesto l’intervento dei soccorsi, quando hanno visto che il 26enne non riemergeva più. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno trovato il ragazzo sul fondale a circa venti metri di profondità.
Non è la prima vittima – Jean Carlos Falconi Zambrano è la quarta vittima nel lago nel Lecchese in una settimana. “Mandello è uno dei paesi più facili da raggiungere sia in treno sia in auto – ha spiegato il sindaco Mandello, Riccardo Fasoli -. I ragazzi arrivano soprattutto dal Monzese e dal Milanese. Ho fatto anche un’ordinanza per impedire questi tuffi, ma i giovani che arrivano al Moregallo sono in continuo aumento. La zona ormai è conosciuta per questa attività proibita. Si buttano senza conoscere i rischi e sottovalutando il grave pericolo, spesso mentre qualche amico è pronto a filmare il salto nel lago, magari per poi condividerlo sui social”.