No ad interventi tampone come quelli intrapresi dalla Regione a Cetara e a Capo d’Orso, ma un cronoprogramma di interventi risolutivi e di salvaguardia. “Occorre fare di più e con azioni mirate, la Costiera Amalfitana si sta sgretolando, serve un intervento choc ed eco sostenibile che riduca l’impatto ambientale ed inquinante e dannoso – dichiarano il presidente regionale Abbac Agostino Ingenito e il delegato Costiera Agostino Della Pietra –
Lo scorso inverno avevamo scritto provocatoriamente all’Unesco perché ritirasse il titolo di patrimonio dell’umanità, oggi chiediamo l’intervento delle Nazioni Unite e dell’Europa. Il nostro Paese deve tutelare i siti Unesco e la Costiera che come la Penisola Sorrentina sono aggredite da carichi di traffico veicolare ed azioni urbanistiche non più tollerabili. Chiediamo una ricognizione urgente anche dei progetti e cantieri in corso per accertare eventuali ulteriori rischi. Serve tutelare il paesaggio e uno scrigno prezioso fortemente violentato”.
Nelle prossime ore l’Abbac insieme al coordinamento delle associazioni ambientaliste, chiedendo anche il coinvolgimento del Distretto Turistico e del coordinamento dei sindaci, invierà una denuncia formale alle autorità competenti.
“Siamo già in contatto con il Wwf e Legambiente e le altre realtà associative di tutela- conclude Ingenito – Occorre fare presto, serve sbloccare i fondi Cipe e intraprendere un’azione di autentica sostenibilità.