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Covid in Europa: la Romania trema. Preoccupano Francia e Germania

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Nuovo picco di contagi da coronavirus in Romania, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.356 casi che portano a 49.591 il totale dall’inizio della pandemia. Da mercoledì vi sono stati altri 35 decessi, per un totale di 2.304 vittime. Il Paese resta quello maggiormente colpito nella regione balcanica e il primo in Europa per numero di decessi ogni mille abitanti.

In Usa 1.400 morti in 24 ore, uno al minutoNel frattempo continua senza sosta ad allargarsi la pandemia di Covid Negli Stati Uniti. Nella giornata di mercoledì ci sono stati 1.400 morti a causa del coronavirus, quasi una vittima al minuto. E’ stata la peggiore giornata da oltre due mesi, con Florida, California, North Carolina e Idaho gli stati più colpiti e che hanno fato registrare un record sul fronte dei decessi e dei casi di contagio. Nelle ultime 24 ore i casi sono stati oltre 70mila.

 

In Francia circa 1.400 nuovi casi Nelle ultime 24 ore in Francia sono stati registrati circa 1.400 casi di contagio da Covid-19 e 22 nuovi cluster. L’ha segnalato la Direzione generale di Sanità transalpina. I decessi avvenuti nelle ultime 24 ore sono stati 15, che portano il totale a 30.238. Secondo la direzione, c’è un “aumento della circolazione virale”. Registrati inoltre 24 nuovi cluster, che portano il totale a 247 ancora attivi. Uno dei più grossi è in Bretagna a Quiberon, con 72 persone positive.

 

Picco di contagi in GermaniaPreoccupa la situazione anche in Germania: sono 902 i nuovi contagi, secondo i dati del Robert Kock Institut di Berlino. La soglia di allarme al momento però si supera solo nel distretto di Dingolfing-Landau in Baviera, dove nei giorni scorsi è stato segnalato il focolaio in un’azienda agricola di Mamming. Mentre il distretto dello Schwesig-Holstein di Dithmarschen, nel nord della Germania al confine con la Danimarca, registra 44 nuove infezioni in una settimana e si sta avviando alla soglia critica (50 nuove infezioni ogni 100.000 abitanti in 7 giorni) che prevede il ritorno a misure di contenimento e distanziamento sociale.

Se hanno deciso che la Champions si fa in Portogallo e l’Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis esprime così le sue perplessità in vista della sfida in Catalogna, dove è tornata alta l’allerta coronavirus.
“E’ sempre una grande partita contro il Barcellona, la quarta in questa stagione – ha osservato De Laurentiis prima dell’assemblea della Lega Serie A – Ma la Uefa… Io telefono, parlo, chiedo ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania, a Ginevra. E’ come se stessimo a scuola, alla Uefa non c’è nessuno che sa fare impresa, coi soldi nostri poi. E’ un’altra assurdità”. (ANSA).

Fonte TgCom24

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