- per promuovere il dialogo;
- per scambiarsi le esperienze e per eseguire tutte le attività congiunte che possono favorire un miglioramento reciproco in tutti i campi che rientrano nelle proprie competenze;
- per incoraggiare e sostenere gli scambi tra i propri concittadini al fine di garantire, con una migliore comprensione reciproca e una cooperazione efficiente, il vero spirito della fratellanza per un destino comune;
- per agire secondo le regole dell’ospitalità, rispettando le diversità, in un’atmosfera di fiducia e con spirito di solidarietà;
- per garantire a tutti i popoli la possibilità di partecipare agli scambi tra le due comunità senza discriminazione di qualsiasi forma;
- per promuove i valori universali di libertà, democrazia, uguaglianza e stato di diritto, tramite gli scambi e la cooperazione;
- di congiungere i propri sforzi per aiutare nella piena misura dei propri mezzi il successo di tale impresa necessaria di pace, progresso e prosperità.
Tale azione aveva preso il via lo scorso mese di marzo, grazie all’intermediazione dell’associazione Piccoli Ambasciatori di pace Onlus, presieduta da Antonio Giacco, che si è recato insieme ai suoi collaboratori sul posto per raccogliere la firma del primo cittadino della località araba e consegnare al sindaco del luogo il documento firmato dal sindaco di Agropoli, Adamo Coppola.
Poi a causa del blocco dovuto al Covid-19 si sono verificati dei ritardi e la restituzione dell’atto firmato nell’ultima missione africana della Onlus, ha potuto concretizzarsi solo ieri presso la Sala Giunta del Comune di Agropoli. In quella occasione, il presidente Giacco ha donato al sindaco Coppola la bandiera della Repubblica Araba Saharawi Democratica ed un pensiero per conto del sindaco di Meris.
«Ormai da tanti anni – afferma il sindaco Adamo Coppola – la nostra città ha il piacere di ospitare i bambini del Saharawi durante il mese di agosto. Un modo per regalare un sorriso a tanti piccoli angeli che vivono la povertà e notevoli difficoltà nei loro luoghi di appartenenza.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, il progetto relativo ai Piccoli Ambasciatori di Pace, per la prima volta dal 2005, non si è potuto concretizzare, ma il prossimo anno sarà ancora più emozionante poterli riabbracciare. Questo gemellaggio è una mano tesa a quelle popolazioni e rappresenta un elemento fondamentale verso lo sviluppo di una cittadinanza globale».
«Abbiamo suggellato – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Vanna D’Arienzo – con un giuramento di fratellanza, il gemellaggio tra le nostre due città. Ciò significa che ci impegniamo in nome delle nostre due comunità a costruire una relazione fondata sulla pace, la fraternità e la volontà congiunta di conoscerci meglio. Questo rapporto assume, con questo atto, una forma ufficiale ma è da tanti anni che la nostra città ospita i bambini, gli accompagnatori e l’ambasciatrice.
Questi incontri hanno permesso di scoprire affinità, coltivare simpatia e suscitare emozione, in nome di un’amicizia che potrà consolidarsi sempre di più. Il cammino che ci ripromettiamo di affrontare insieme è condividere uno stesso destino pur rimanendo diversi, ma con la volontà di conoscersi meglio».