Vincenzo De Luca è tornato a vestire, i panni anche di sindaco di Salerno. Ha parlato da primo cittadino, più che da governatore della Regione Campania – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – in occasione della cerimonia all’Augusteo di insediamento al Comune di Salerno del secondo lotto di vincitori del concorso bandito dall’Ente che presiede. De Luca ha dettato l’agenda delle opere che dovranno completare la trasformazione urbana della città: il Palasport e il nuovo ospedale Ruggi. Un accenno anche a Piazza della Libertà che «sarà qualcosa in più di piazza San Pietro».
Per 13:43
Un solo commento scritto a favore di Papino scritto da una sola persona.
Uno stronzo…….
Quanto inutile livore!!
Ma chi scrive, come quelli che mi hanno preceduto, hanno qualche ricordo di cosa fosse Salerno fino a 15/20 anni fa?? C’erano strade ampie e a scorrimento veloce come la Lungoirno oppure la via dei Greci? È il fiume Irno come si presentava rispetto allo stato attuale con gli argini canalizzati, anche se purtroppo non ben curati in fatto di manutenzione e pulizia. Poi si parla di colate di cemento e si cita il Crescent. Ma tutto l’arco collinare della città, letteralmente assediato da palazzi, da cosiddette villette e da edifici vari è stato forse invaso da qualcosa che non è cemento??
Suvvia, un po’ di onestà intellettuale.
N.B. Non ho mai votato De Luca
Ex Governatore si fermi e ascolti gli asini che cantano.Sono esemplari di animali utili e pregiati
Cara vongola verace, tutto apposto allora, siete moltitudini, elezioni praticamente vinte.
A settembre poi ci facciamo un po di risate fra amici (ovviamente rideremo di voi).
Il guaio è che i salernitani in genere viaggiano poco, persino per distanze brevi. Per lavoro ho soggiornato per anni in città neppure tanto lontane che hanno visto nei decenni trasformazioni anche di portata superiore a quelle avvenute a Salerno con nemmeno un decimo del clamore. E’ stato recentemente a Bari, Potenza, Matera o Cosenza? Sto parlando di città del sud, vicine a noi e quasi tutte di dimensioni paragonabili o inferiori alla nostra; evito, per carità di patria, di citare città del centro nord. Siamo convinti che gli altri stiano fermi mentre noi ci muoviamo e progrediamo. Pensiamo che nelle altre città non si realizzino opere viarie, non si realizzino argini, non si costruiscano infrastrutture magari più utili e funzionali allo scopo di quanto non sia avvenuto a Salerno. Non è così. Sarebbe ora di smetterla con questo quadro oscuro della Salerno di una volta perché sono diversi lustri che il nostro governatore e i sindaci da lui controllati vivono di rendita sulla retorica della trasformazione urbana, peraltro concepita dalla giunta Giordano e già da tempo ampiamente disattesa nelle sue linee originarie. L’ultima colata di cemento riversata sulle colline è interamente figlia delle amministrazioni targate De Luca, delle varianti al PUC e della falsificazione delle proiezioni demografiche che hanno permesso alle congreghe di costruttori nostrane di realizzare un surplus di abitazioni tale da determinare un sicuro crollo del valore immobiliare dopo averlo drogato per anni contribuendo ad espellere il ceto medio, con le conseguenze che da anni osserviamo.
Ma non vi vergognate per due marciapiedi e qualche fontanella
Ma siete mai usciti da Salerno da questo grande paese
Vi ricordo che in America si va in vacanza nello spazio
Il quadro sintetico fatto da 21:19 concentra tutti i guai e le brutture negli ultimi 25 anni e attribuisce le rispettive responsabilità al solito sindaco pigliatutto e alle sue giunte. Come se prima esistesse un quadro idilliaco verso il quale sembra che sia lesa maestà evocare quanto angusta e senza sbocchi fosse la città. Ma i costruttori degli anni del dopoguerra sono stati tutti degli agnellini innocenti e amanti del decoro urbano, del verde, della viabilità sostenibile, ecc. Si dia un’occhiata a come è stata saturata l’ex via Irno, ora denominata Via S. Baratta e Via S. Mobilio, rispetto a quando era un viale fiancheggiato da alberi d’alto fusto. Oppure qualcuno ha il coraggio di negare che gli attuali agglomerati abitativi da Torrione a Mercatello e oltre rappresentino uno scempio urbanistico perpetuato negli stessi passati decenni. E De Luca ancora non era apparso sullo scenario cittadino!! Quindi andrei piano a ricercare e attribuire responsabilità su colate di cemento, che purtroppo sono figlie di molti padri.
Non è il caso infine di uscirsene con affermazioni riguardanti la sedentarietà di molti salernitani, i quali viaggerebbero poco e quindi conoscerebbero a stento le realtà di altre città del sud e del centro nord. Si può avere la sfortuna di incappare in qualcuno che ha avuto modo di osservare e conoscere bene certe realtà non solo in Italia ma anche in tante altre città in giro per il mondo. E quindi essere in grado di confrontare quello che si fa qui e quello che si fa li, esprimendo i relativi giudizi comparativi con cognizione di causa.
Si abbia quindi il coraggio di riconoscere che ad un personaggio, pur con tanti limiti ed errori commessi, vanno riconosciuti meriti e volontà di smuovere un ambiente troppo appiattito su posizioni, direi, sonnacchiose.
X gli ebeti parassiti sostenitori del salvatore della Campania
È innegabile che, grazie a Papino, Salerno è migliorata tantissimo, ha acquisito una visibilità che prima non aveva, insomma sono state fatte moltissime cose positive.
Ed è per questo che i salernitani gli hanno perdonato tante magagne e tante ingiustizie (clientelismo a gogò, giochini di assunzioni con il trucchetto delle agenzie interinali, favoritismi agli appartenenti alla casta, tante promesse non mantenute, assegnazioni di nomine nei consigli di amministrazione municipalizzate sempre ai soliti noti, etc).
Anche io dicevo: rispetto ad altri che non hanno fatto nulla preferisco Papino.
Ma quando ha imposto, con modi camorristici, la nomina di Robertino ad Assessore al Bilancio ho capito la pochezza della persona e l’ho schifato con tutto il cuore.
Chi ha un po di dignità e di orgoglio non può continuare a sostenere questi farabutti della politica perché anche grazie a loro viviamo nel degrado morale più assoluto.
Ci vuole un po di coraggio per cambiare le cose, non continuiamo a farci prendere in giro.
Mi piace che chi più chi meno sputa sentenze… evitando accuratamente di metterci la faccia!
Che degrado che arretratezza che ignoranza
Ricordo ai signori lettori che prima delle amministrazioni del rais i sindaci non avevano pieno potere decisionale. ..
Gli scempi edilizi perpetrati a partire dagli anni 60 nella città di Salerno sono sotto gli occhi di tutti, non mi sono mai sognato di negarlo. Lei faceva riferimento alla cementificazione delle colline, io mi sono limitato ad osservare che una parte più che rilevante di essa è stata concepita e realizzata secondo alcune varianti ad hoc al PUC approvate dalle amministrazioni targate De Luca. Parlo delle lottizzazioni del Masso della Signora, di quella di Brignano Superiore, di Giovi Bottiglieri e Altimari, tutte iniziative che hanno lasciato in eredità rioni isolati e privi di servizi oppure caseggiati miseramente vuoti e in parte nemmeno completati (Giovi). Lei ha citato la congestione di via Irno come caso tipico della scriteriata aggressione edilizia di quegli anni. Saprebbe dirmi a chi si deve da costruzione dell’orrendo palazzone stile anni 70 pomposamente definito Irno Center – spettralmente vuoto anch’esso- oppure l’edificazione di tre mega condomini nel tratto della Lungo Irno adiacente piazza Montpellier, o di quello ricavato un angolo di piazza Robertelli a Torrione? E gli esempi potrebbero continuare all’infinito.
Riconosco a De Luca un’azione meritoria nel recupero del centro storico e nell’attivazione di un ciclo virtuoso che per un certo periodo ha fatto sentire i propri effetti. Ma stiamo parlando della fine degli anni novanta, di uno scenario macro economico completamente diverso, dell’inizio di quella stagione dei sindaci che ha segnato la rinascita di tante altre realtà urbane. Quei meriti a De Luca sono stati ampiamente riconosciuti con plebisciti elettorali che lo hanno fatto passare dall’essere un oscuro segretario provinciale di partito a uno degli uomini politici più in vista a livello nazionale. Il problema è che da oltre 3 lustri che il fallimento del suo modello amministrativo a Salerno è evidente a tutti tranne che a chi si rifiuta di vedere.
Conosce un’altra città media in Italia che abbia conosciuto una perdita di residenti così imponente negli ultimi 25 anni? Me la indichi. Ritiene che tale dato sia sganciato dalle scelte operate in questi anni in materia di tassazione, di reinvestimento delle risorse, di disciplina del commercio, di politiche abitative, di urbanistica? Davvero non si accorge di come l’unico vero modello di sviluppo di questa città non sia mai andato oltre quello imposto dal ciclo del cemento, esattamente come avveniva ai tempi di Menna e Gaspare Russo (i quali però potevano contare su un apparato industriale ben più in salute di quello attuale e dovevano modulare le loro scelte – spesso scellerate – sulle esigenze di di una demografia in crescita)? Le realtà che ho citato le conosco bene e posso assicurarle che quelle città hanno trasformazioni in qualche caso più rilevanti, profonde e durature di quelle vissute da Salerno. Ciò è avvenuto nel totale silenzio dell’opinione pubblica perché altrove la retorica apologetica che ha accompagnato l’operato del governatore attualmente in carica non c’è stata, né si è potuto far leva sulla narrazione che voleva contrapporre il modello mediatico di un’amministrazione progressista ed efficiente a quelle fallimentari di realtà vicine.
Lo dico a malincuore essendo un suo elettore, ma credo che sia il momento di voltare pagina perché ad essersi appiattita, dati e indicatori economici alla mano, è la nostra città.
Anonimo 1 etc: il fatto che deluca abbia fatto cose buone in passato non vuol dire automaticamente guadagnare il potere assoluto a vita, e non vuol dire che non abbia fatto cose negative per le quali, appunto, non lo si vota più. Io l’ho votato, ma ormai, e già da qualche anno, le cose negative sono molte di piu delle positive che non vedo affatto, quindi per me attualmente è esattamente l’unica persona da NON votare, in particolar modo per questa gestione dittatoriale e presenzialista con tratti cabarettistici e propagandistici di questa finta emergenza campana. Aggiungici che MAI ha sostenuto un qualunque tipo di intervista con un GIORNALISTA serio che gli facesse una domanda scomoda. Quando è capitato, con giornalisti nazionali, è sempre andato tutto a monte..
Basta pensare alle multe da mille euro ad agosto per qualche asintomatico su milioni di abitanti.. multe, documenti, terrore, tutta roba per distruggere l’economia della Regione e farsi bello facendo credere che ha salvato 6 milioni di campani, mentre la verità è all’opposto: tutte le regioni al sud hanno gli stessi pochissimi casi, con o senza il duce.
E quindi faccio il mio 2-2=0 voti!
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Per 13:43
Un solo commento scritto a favore di Papino scritto da una sola persona.
Uno stronzo…….
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Ma chi scrive, come quelli che mi hanno preceduto, hanno qualche ricordo di cosa fosse Salerno fino a 15/20 anni fa?? C’erano strade ampie e a scorrimento veloce come la Lungoirno oppure la via dei Greci? È il fiume Irno come si presentava rispetto allo stato attuale con gli argini canalizzati, anche se purtroppo non ben curati in fatto di manutenzione e pulizia. Poi si parla di colate di cemento e si cita il Crescent. Ma tutto l’arco collinare della città, letteralmente assediato da palazzi, da cosiddette villette e da edifici vari è stato forse invaso da qualcosa che non è cemento??
Suvvia, un po’ di onestà intellettuale.
N.B. Non ho mai votato De Luca
Ex Governatore si fermi e ascolti gli asini che cantano.Sono esemplari di animali utili e pregiati
Cara vongola verace, tutto apposto allora, siete moltitudini, elezioni praticamente vinte.
A settembre poi ci facciamo un po di risate fra amici (ovviamente rideremo di voi).
Il guaio è che i salernitani in genere viaggiano poco, persino per distanze brevi. Per lavoro ho soggiornato per anni in città neppure tanto lontane che hanno visto nei decenni trasformazioni anche di portata superiore a quelle avvenute a Salerno con nemmeno un decimo del clamore. E’ stato recentemente a Bari, Potenza, Matera o Cosenza? Sto parlando di città del sud, vicine a noi e quasi tutte di dimensioni paragonabili o inferiori alla nostra; evito, per carità di patria, di citare città del centro nord. Siamo convinti che gli altri stiano fermi mentre noi ci muoviamo e progrediamo. Pensiamo che nelle altre città non si realizzino opere viarie, non si realizzino argini, non si costruiscano infrastrutture magari più utili e funzionali allo scopo di quanto non sia avvenuto a Salerno. Non è così. Sarebbe ora di smetterla con questo quadro oscuro della Salerno di una volta perché sono diversi lustri che il nostro governatore e i sindaci da lui controllati vivono di rendita sulla retorica della trasformazione urbana, peraltro concepita dalla giunta Giordano e già da tempo ampiamente disattesa nelle sue linee originarie. L’ultima colata di cemento riversata sulle colline è interamente figlia delle amministrazioni targate De Luca, delle varianti al PUC e della falsificazione delle proiezioni demografiche che hanno permesso alle congreghe di costruttori nostrane di realizzare un surplus di abitazioni tale da determinare un sicuro crollo del valore immobiliare dopo averlo drogato per anni contribuendo ad espellere il ceto medio, con le conseguenze che da anni osserviamo.
Ma non vi vergognate per due marciapiedi e qualche fontanella
Ma siete mai usciti da Salerno da questo grande paese
Vi ricordo che in America si va in vacanza nello spazio
Il quadro sintetico fatto da 21:19 concentra tutti i guai e le brutture negli ultimi 25 anni e attribuisce le rispettive responsabilità al solito sindaco pigliatutto e alle sue giunte. Come se prima esistesse un quadro idilliaco verso il quale sembra che sia lesa maestà evocare quanto angusta e senza sbocchi fosse la città. Ma i costruttori degli anni del dopoguerra sono stati tutti degli agnellini innocenti e amanti del decoro urbano, del verde, della viabilità sostenibile, ecc. Si dia un’occhiata a come è stata saturata l’ex via Irno, ora denominata Via S. Baratta e Via S. Mobilio, rispetto a quando era un viale fiancheggiato da alberi d’alto fusto. Oppure qualcuno ha il coraggio di negare che gli attuali agglomerati abitativi da Torrione a Mercatello e oltre rappresentino uno scempio urbanistico perpetuato negli stessi passati decenni. E De Luca ancora non era apparso sullo scenario cittadino!! Quindi andrei piano a ricercare e attribuire responsabilità su colate di cemento, che purtroppo sono figlie di molti padri.
Non è il caso infine di uscirsene con affermazioni riguardanti la sedentarietà di molti salernitani, i quali viaggerebbero poco e quindi conoscerebbero a stento le realtà di altre città del sud e del centro nord. Si può avere la sfortuna di incappare in qualcuno che ha avuto modo di osservare e conoscere bene certe realtà non solo in Italia ma anche in tante altre città in giro per il mondo. E quindi essere in grado di confrontare quello che si fa qui e quello che si fa li, esprimendo i relativi giudizi comparativi con cognizione di causa.
Si abbia quindi il coraggio di riconoscere che ad un personaggio, pur con tanti limiti ed errori commessi, vanno riconosciuti meriti e volontà di smuovere un ambiente troppo appiattito su posizioni, direi, sonnacchiose.
X gli ebeti parassiti sostenitori del salvatore della Campania
È innegabile che, grazie a Papino, Salerno è migliorata tantissimo, ha acquisito una visibilità che prima non aveva, insomma sono state fatte moltissime cose positive.
Ed è per questo che i salernitani gli hanno perdonato tante magagne e tante ingiustizie (clientelismo a gogò, giochini di assunzioni con il trucchetto delle agenzie interinali, favoritismi agli appartenenti alla casta, tante promesse non mantenute, assegnazioni di nomine nei consigli di amministrazione municipalizzate sempre ai soliti noti, etc).
Anche io dicevo: rispetto ad altri che non hanno fatto nulla preferisco Papino.
Ma quando ha imposto, con modi camorristici, la nomina di Robertino ad Assessore al Bilancio ho capito la pochezza della persona e l’ho schifato con tutto il cuore.
Chi ha un po di dignità e di orgoglio non può continuare a sostenere questi farabutti della politica perché anche grazie a loro viviamo nel degrado morale più assoluto.
Ci vuole un po di coraggio per cambiare le cose, non continuiamo a farci prendere in giro.
Mi piace che chi più chi meno sputa sentenze… evitando accuratamente di metterci la faccia!
Che degrado che arretratezza che ignoranza
Ricordo ai signori lettori che prima delle amministrazioni del rais i sindaci non avevano pieno potere decisionale. ..
Gli scempi edilizi perpetrati a partire dagli anni 60 nella città di Salerno sono sotto gli occhi di tutti, non mi sono mai sognato di negarlo. Lei faceva riferimento alla cementificazione delle colline, io mi sono limitato ad osservare che una parte più che rilevante di essa è stata concepita e realizzata secondo alcune varianti ad hoc al PUC approvate dalle amministrazioni targate De Luca. Parlo delle lottizzazioni del Masso della Signora, di quella di Brignano Superiore, di Giovi Bottiglieri e Altimari, tutte iniziative che hanno lasciato in eredità rioni isolati e privi di servizi oppure caseggiati miseramente vuoti e in parte nemmeno completati (Giovi). Lei ha citato la congestione di via Irno come caso tipico della scriteriata aggressione edilizia di quegli anni. Saprebbe dirmi a chi si deve da costruzione dell’orrendo palazzone stile anni 70 pomposamente definito Irno Center – spettralmente vuoto anch’esso- oppure l’edificazione di tre mega condomini nel tratto della Lungo Irno adiacente piazza Montpellier, o di quello ricavato un angolo di piazza Robertelli a Torrione? E gli esempi potrebbero continuare all’infinito.
Riconosco a De Luca un’azione meritoria nel recupero del centro storico e nell’attivazione di un ciclo virtuoso che per un certo periodo ha fatto sentire i propri effetti. Ma stiamo parlando della fine degli anni novanta, di uno scenario macro economico completamente diverso, dell’inizio di quella stagione dei sindaci che ha segnato la rinascita di tante altre realtà urbane. Quei meriti a De Luca sono stati ampiamente riconosciuti con plebisciti elettorali che lo hanno fatto passare dall’essere un oscuro segretario provinciale di partito a uno degli uomini politici più in vista a livello nazionale. Il problema è che da oltre 3 lustri che il fallimento del suo modello amministrativo a Salerno è evidente a tutti tranne che a chi si rifiuta di vedere.
Conosce un’altra città media in Italia che abbia conosciuto una perdita di residenti così imponente negli ultimi 25 anni? Me la indichi. Ritiene che tale dato sia sganciato dalle scelte operate in questi anni in materia di tassazione, di reinvestimento delle risorse, di disciplina del commercio, di politiche abitative, di urbanistica? Davvero non si accorge di come l’unico vero modello di sviluppo di questa città non sia mai andato oltre quello imposto dal ciclo del cemento, esattamente come avveniva ai tempi di Menna e Gaspare Russo (i quali però potevano contare su un apparato industriale ben più in salute di quello attuale e dovevano modulare le loro scelte – spesso scellerate – sulle esigenze di di una demografia in crescita)? Le realtà che ho citato le conosco bene e posso assicurarle che quelle città hanno trasformazioni in qualche caso più rilevanti, profonde e durature di quelle vissute da Salerno. Ciò è avvenuto nel totale silenzio dell’opinione pubblica perché altrove la retorica apologetica che ha accompagnato l’operato del governatore attualmente in carica non c’è stata, né si è potuto far leva sulla narrazione che voleva contrapporre il modello mediatico di un’amministrazione progressista ed efficiente a quelle fallimentari di realtà vicine.
Lo dico a malincuore essendo un suo elettore, ma credo che sia il momento di voltare pagina perché ad essersi appiattita, dati e indicatori economici alla mano, è la nostra città.
Anonimo 1 etc: il fatto che deluca abbia fatto cose buone in passato non vuol dire automaticamente guadagnare il potere assoluto a vita, e non vuol dire che non abbia fatto cose negative per le quali, appunto, non lo si vota più. Io l’ho votato, ma ormai, e già da qualche anno, le cose negative sono molte di piu delle positive che non vedo affatto, quindi per me attualmente è esattamente l’unica persona da NON votare, in particolar modo per questa gestione dittatoriale e presenzialista con tratti cabarettistici e propagandistici di questa finta emergenza campana. Aggiungici che MAI ha sostenuto un qualunque tipo di intervista con un GIORNALISTA serio che gli facesse una domanda scomoda. Quando è capitato, con giornalisti nazionali, è sempre andato tutto a monte..
Basta pensare alle multe da mille euro ad agosto per qualche asintomatico su milioni di abitanti.. multe, documenti, terrore, tutta roba per distruggere l’economia della Regione e farsi bello facendo credere che ha salvato 6 milioni di campani, mentre la verità è all’opposto: tutte le regioni al sud hanno gli stessi pochissimi casi, con o senza il duce.
E quindi faccio il mio 2-2=0 voti!