Sono state dunque le scelte di formazione e i cambi a fare imbufalire Lotito: Maistro è stato schierato titolare, ma ha lasciato la squadra in 10 per un doppio giallo al 62′, poco dopo l’ex ct della Nazionale ha tolto il centrocampista Akpa Akpro, quando la gara era sull’1-1 e al 90′ è arrivato il gol di Nzola che ha spento i sogni della Salernitana. Già un paio di estati fa Lotito fu protagonista di un episodio simile, quando fu ripreso a discutere animatamente con il tecnico della Lazio, Simone Inzaghi. E cosi dopo Colantuono, Sannino e Somma anche Ventura abdica alla corte di Lotito e Mezzaroma. Il rapporto tra Ventura e la tifoseria dopo un inizio promettente a novembre entra in crisi, con una Salernitana povera di gioco e di risultati. Ventura sembra già sulla graticola, con quel 3-5-2 fatto di troppi passaggi trasversali e un giropalla noioso. Poi qualche buona prestazione e un filotto positivo sembrano il preludio della pace. Ma inaspettato arriva il lockdown per il dramma coronavirus. La ripresa è difficile poi qualche buon colpo e la chance finale sprecata ieri sera per i playoff.
“L’U.S. Salernitana 1919, presso atto della volontà del tecnico Gian Piero Ventura di non proseguire alla guida della prima squadra, ringrazia il medesimo per il lavoro svolto, la professionalità e l’impegno profuso nel corso di questa stagione e gli augura le migliori fortune professionali”. Questo quello che si legge in una nota ufficiale del club campano.
Sono arrivato 13 mesi fa con un entusiasmo incredibile e degli obiettivi da raggiungere: ricostruire e formare un gruppo dopo un’annata difficile. Il mio significato di ricostruire un gruppo è dare ai miei giocatori una cultura del lavoro, professionalità dentro e fuori dal campo e “senso di appartenenza”. Obiettivi che credo siano stati raggiunti attraverso la crescita e la valorizzazione di molti giocatori. Penso a Maistro, ad esempio, che veniva dalla serie C ed oggi gioca in nazionale Under 21, penso a Lombardi reduce da annate difficili ed oggi richiesto da tanti club di serie A, penso a Gondo il cui valore è stato decuplicato. Penso ai tanti giocatori in orbita Lazio, Dziczek, Karo, Cicerelli, Kiyine, che sono diventati “patrimonio della società”. Penso a Djuric che per la prima volta nella sua carriera è andato in doppia cifra di gol segnati.
Questi erano gli obiettivi iniziali ma come gruppo ci siamo dati un ulteriore obiettivo: ritagliarci uno spazio importante all’interno di questo campionato. C’è rammarico perché dopo essere stati per diversi mesi in zona playoff, ieri non siamo riusciti a consolidare questo traguardo. E’ evidente che qualche errore è stato commesso da noi tutti ma nonostante questo credo che le fondamenta poste in questa stagione siano solide per raggiungere gli obiettivi futuri.
In questi mesi ho capito cosa rappresenta il calcio per Salerno e quanto questa città si aspetta dalla Salernitana. In data odierna ho comunicato alla società la non disponibilità ad un eventuale rinnovo.
Colgo l’occasione per ringraziare i presidenti Lotito e Mezzaroma ed il Direttore Fabiani per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza a Salerno. Ringrazio e soprattutto saluto tutti i miei giocatori, il team manager Avallone, le persone del mio staff, i magazzinieri, i fisioterapisti, i dottori tutti e la stampa per lo splendido rapporto instaurato durante questi tredici mesi.
Un saluto particolare alla tifoseria, è stato davvero un dispiacere non potervi avere al nostro fianco alla ripresa di questa stagione così strana.
Un abbraccio sincero,
Gian Piero Ventura-