Nel corso dei servizi, predisposti con ordinanza del Questore sono state identificate complessivamente 206 persone e controllati numerosi locali pubblici, compresi quelli attrezzati con piste da ballo.
Personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura ha proceduto al controllo di 57 esercizi commerciali, sanzionandone due, ai sensi della vigente normativa in materia di contrasto alla diffusione del virus Covid-19.
Per una si è resa necessaria la chiusura temporanea, mentre il titolare di altra attività è stato denunciato all’A.G. in quanto non aveva ottemperato all’ordine di chiusura imposto dalla Polizia Locale.
La locale Capitaneria di Porto, di concerto con la Polizia Locale ha, invece, effettuato controlli sia sul molo “Masuccio Salernitano” in occasione dell’imbarco sui traghetti diretti in Costiera Amalfitana che ad 8 stabilimenti balneari, sanzionando, in questo caso, un gestore per l’assenza di segnalamenti indicanti il distanziamento ed i percorsi ingresso/uscita.
Pattuglie della Polizia Locale hanno, inoltre, assicurato servizi finalizzati al contrasto alla prostituzione che hanno determinato l’elevazione di n.7 verbali e n. 3 DASPO urbano. Analoga attività è stata assicurata in provincia.
Hanno fatto benissimo. Ci vuole rigore. Guardate cosa sta succedendo al Polo Nord con i pinguini malati di covid. Chiudere chi sbaglia e a settembre nuovo luc daun
Ricordiamo che l’un per cento degli infettati ha una patologia seria e il sei per cento dei ricoverati ci lascia la pelle».
Anche le mascherine sembrano diventate un “accessorio”. Dal lockdown al “tutti liberi”, il passaggio è stato troppo brusco?
«Sì, è così. Con tante motivazioni per carità, ma abbiamo l’esempio degli effetti negativi di Spagna e Germania, per non parlare degli Stati Uniti. Di certo pochi si attengono a quanto è stato consigliato. Nei negozi si entra senza mascherina, i commercianti e gli altri clienti spesso rispondono con superficialità e tracotanza all’invito di rispettare le regole. A nessuno piace indossarla, ma è per una sicurezza per se stessi per gli altri».
Cosa teme di più?
«Le persone che negano la malattia e che non considerano le misure contenitive. Il virus non cammina né vola, viaggia attraverso di noi».
È di ieri l’ordinanza che impone la presentazione della carta d’identità nei ristoranti: misura efficace o eccessiva?
«Sono pienamente d’accordo. Molti, sempre quelli che pensano che il virus non esista, non capendo a pieno la reale necessità di avere una mappatura serrata, pensano di eludere dando un nominativo falso e un cellulare falso. Ma nel caso in cui un paziente fosse positivo e nella sua storia risulta una sosta presso un locale si cercano tutti i contatti per fare i tamponi e poter sorvegliare se un positivo evolve con la patologia per non arrivare tardi. La persona che ha dato un nome falso e un telefono falso non sarà mai individuata e si ricorderà del locali solo quando avrà sintomi tali da richiedere il ricovero. La sicurezza di tutti va oltre la privacy. Se qualcuno non è d’accordo è meglio che se ne stia a casa».
Tutte fesserie, tranne la chiusura: “Se qualcuno non è d’accordo è meglio che se ne stia a casa”!
Ecco, cosa non vi piace in questa frase?? avete paura? siete impauriti e terrorizzati dal virus-sparviero?? restate a casa felici mascherati guantati e bendati!
Sappiate poi che quelle museruole sono piene zeppe di virus batteri e funghi, fatele analizzare dopo che le avete usate 12 ore in giro per la città con 35 gradi ad agosto, e vedrete!