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Libano, esplosione nella capitale Beirut: almeno 50 morti e 3.000 feriti

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Una tremenda esplosione è avvenuta a Beirut, in Libano, nel tardo pomeriggio del 4 agosto, nei pressi del quartier generale dell’ex premier Saad Hariri. Fonti locali parlano di una colonna di fumo alta un centinaio di metri mentre secondo l’emittente televisiva Al Majadin l’esplosione sarebbe avvenuta nel porto cittadino, in un capannone dov’era immagazzinato del materiale pirotecnico altamente infiammabile.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e gli operatori sanitari al fine di trarre in salvo le decine di persone rimaste ferite e per spegnere gli incendi generatisi a seguito dell’esplosione. I primi bilanci provvisori mettono in luce una situazione disastrosa: le vittime sarebbero almeno 50 e i feriti oltre 3.000. Tra questi anche due militari italiani non in gravi condizioni. Il governo ha chiesto aiuti ai paesi confinanti e la Croce Rossa ha fatto appelli per la donazione di sangue.

Libano, esplosione nella capitale Beirut

Sono centinaia le immagini e i video che stanno circolando in questi minuti sui social network e che mostrano la zona portuale della capitale libanese completamente devastata dall’onda d’urto dell’esplosione. Lo scenario appare infatti simile a quello di un bombardamento, con automobili ed edifici distrutti e una distesa di polvere che ricopre ogni cosa e che impedisce di vedere a pochi metri di distanza.

Secondo quanto affermato dal ministro dell’Interno, le cause sarebbero da ricondurre ad un deposito di nitrato di ammonio presente nel porto cittadino confiscato da una nave un anno prima.

Ad essere colpito e gravemente danneggiato anche il quartier generale dell’ex primo ministro libanese Saad Hariri, dimessosi lo scorso gennaio a seguito delle proteste che hanno infiammato il paese alla fine del 2019.

Stando ad ulteriori informazioni giunte negli ultimi minuti inoltre vi sarebbero state due distinte esplosioni: una che ha coinvolto il deposito di materiale pirotecnico e una seconda che invece ha raso al suolo dei silos adiacenti contenenti grano e farina.

Un uomo intervistato nei pressi dell’epicentro afferma di avere visto con i suoi occhi un missile colpire la struttura. Sono tuttavia informazioni da trattare con estrema cautela e che non possono essere date per certe.

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