È in sintesi una fotografia scattata lungo le coste della Campania da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.
Il monitoraggio delle acque della Campania è stato effettuato dal 7 luglio al 3 agosto scorsi, da volontari e volontarie dell’associazione.
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli).
Sono stati 5 i punti di costa campana monitorati in provincia di Caserta, di questi uno è risultato “fortemente inquinato”, parliamo del punto alla foce del fiume Savone nel Comune di Mondragone, un altro è risultato “inquinato” ed è il punto a mare di fronte la foce dei Regi Lagni.
Tredici invece i punti esaminati nell’area metropolitana di Napoli e di questi 4 sono risultati “fortemente inquinati” e sono: il punto alla foce del canali Licola, al Lido di Licola nel Comune di Pozzuoli, il punto in spiaggia vicino la foce dell’Alveo Volla in località San Giovanni a Teduccio di Napoli, del punto in spiaggia sul lungomare Marconi di Torre Annunziata e del punto alla foce del fiume Sarno fra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.
Altri 13 punti infine sono stati monitorati nella provincia di Salerno e di questi 5 sono risultati “fortemente inquinati” (foce del torrente Dragone nel Comune di Atrani, foce del fiume Irno sul lungomare Tafuri di Salerno,foce del fiume Picentino fra Salerno e Pontecagnano Faiano, foce del torrente Asa sul lungomare Magazzeno a Pontecagnano Faiano e il punto alla foce del canale di scarico alla Marina di Eboli). (ANSA).