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Covid Campania: contagi aumentano, ma su lidi e in locali balli e aperitivi

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Con una nota inviata alle regioni, il Ministero della Salute preannuncia una possibile seconda ondata di contagi e invita a predisporre posti letto e medicinali. In Campania fino ad inizio di luglio il cielo aveva assistito ma oggi c’e’ da essere seriamente preoccupati.
Nella movida regna la totale anarchia. Feste e festini nei vari locali vedono i ragazzi (ma anche gli adulti) senza alcun dispositivo di protezione, accalcati tra baci, abbracci e balli. Ai tavoli dei bar, nei lidi ,tutti uniti appassionatamente sorseggiando drink e mettendo foto su instagram e facebook. Succede a Napoli ma c’è anche Salerno, Avellino, Caserta e Benevento.
Sulle spiagge, gli assembramenti sono la prassi. Sul bagnasciuga i ragazzi si passano la palla urlandosi in faccia, stringendosi a cerchio l’uno sull’altro, infischiandosene della famosa distanza di sicurezza.
Lungo alcune strade, come il lungomare, a stento si cammina per la calca e di mascherine…neanche l’ombra. Siamo stati tutti giovani e sappiamo che il rispetto delle regole non viene da sè ma spesso va imposto.
Forse  sia giunto il momento di “darsi una regolata” con l’adozione di ammende e divieti. In molti si chiedono come sia possibile chiudere le scuole e aprire invece locali e discoteche senza controllo alcuno.
Chi è responsabile della salute pubblica dovrebbe a questo punto imporre l’obbligo della mascherina anche all’aperto e chiudere alle passeggiate, li’ dove si creano assembramenti. Per i locali della movida si potrebbe predisporre un limite orario, evitando feste e festini con aperitivi postati sulle pagine facebook con tanto di superficialità e strafottenza che stanno procurando guai seri con facili contagi.
Sulle spiagge, infine, proibire i giochi e la permanenza sul bagnasciuga. Il tutto pero’ predisponendo una buona dose di controlli e di ammende, senza le quali, l’attenzione della gente non si conquista.
Il rischio è grande e non ce lo possiamo permettere. Ci siamo gia’ dimenticati dei 35.000 morti? Sappiamo che la Campania non gode di strutture, uomini e mezzi a sufficienza. Se in precedenza ne siamo usciti grazie al sacrificio di tanti, si rende indispensabile oggi non sfidare la sorte. E’ indispensabile una seria assunzione di responsabilità da parte delle autorità preposte, nessuna esclusa…ma i cittadini devono fare la loro parte
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