Dall’altra parte del telefono una voce femminile che non si qualifica risponde in modo sgarbato ed alterato: “Sua madre è in un altro reparto. Dove è ora? Se la cerchi…”
Si è chiusa così con annessa mandata a quel paese la telefonata del figlio di una donna ricoverata il 5 agosto scorso al Ruggi per problemi resporatori e poi cambiata di reparto nei giorni successivi senza che i familiari avessero notizie sul trasferimento e sulle condizioni e scontrandosi con l’arroganza di una operatrice sanitaria del Ruggi.
Senza voler colpevolizzare l’ospedale e tutti gli operatori che lavorano nel nosocomio cittadino l’intento di questa famiglia che si è rivolta alla nostra redazione è quello di denunciare le poche, pochissime mele marce, che non comprendono a volte le apprensioni e le preoccupazioni dei familiari che cercano solo di avere notizie sui loro cari.
Ecco la lettera: Mia madre è arrivata in ospedale il giorno 5 agosto alle ore 11:51. Trasportata con ambulanza per problemi respiratori per giorni non abbiamo saputo più nulla di lei. E’ stata per tre giorni in medicina d’urgenza e lì, non c’è stata possibilità di parlare con qualche medico, tranne qualche videochiamata che siamo riusciti a fare con lei.
E’ stata mia madre, al telefono a riferirmi che doveva essere portata in cardiologia per una visita al cuore visto che le avevano riscontrato un’anomalia cardiaca. A quel punto proviamo a chiamare il reparto ma nessuna notizia. Ieri, il 13/08/20, mia madre alle 15 doveva sottoporsi a questa visita.
E’ stata prelevata intorno alle ore 14:00 per questo controllo alle coronarie. Alle ore 15:54 mi sono permesso di telefonare al numero 089 6727** per avere notizie. Risponde una signora al telefono. La conversazione dura qualche minuto. Fornisco le mie generalità e quelle di mia madre e l’operatrice al telefono mi riferisce che mia madre è stata cambiata di reparto. A quel punto chiedo gentilmente il numero di telefono del reparto dove era stata trasferita e l’operatrice del Ruggi oltre a mandarmi al quel paese mi dice che mia madre me la devo cercare io e non loro mi chiude il telefono in faccia.Il telefono non viene riagganciato in modo corretto e in sottofondo si continuano a sentire le offse fatte dalla donna
Concludo se l’azienda ospedaliera vuole sapere di più può rivolgersi a Salerno notizie che può fornire tutte le informazioni mie personali per fare chiarezza su questa vicenda