Ne hanno discusso, nella sala blu della Multimedia Valley, il fondatore e direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi, il sindaco di Montecorvino Martino D’Onofrio, il consigliere comunale Ronaldo Sibilia e Luca Tesauro di Innovation Hub.
L’obiettivo è quello di lanciare un hackathon da tenersi nel mese di ottobre, aperto a cinquanta giovani chiamati a ragionare sulle possibilità di sviluppo della struttura in via di realizzazione nei pressi del santuario della Madonna dell’Eterno.
Il primo lotto dei lavori, finanziato nel 2000 dalla Regione Campania, è in fase di completamento, mentre è in via di preparazione il progetto esecutivo per ottenere la seconda tranche dei fondi finalizzati all’acquisto delle attrezzature tecnologiche, a partire da un proiettore che dovrà illuminare la cupola.
“Sarà il planetario più grande d’Europa”, ha annunciato il primo cittadino. Un’occasione preziosa, in particolare per i giovani: “La lezione di Giffoni è anche questa – ha sottolineato Gubitosi – Più sei aperto al mondo, più hai il dovere di guardare al territorio. I Picentini sono un brand fatto da undici comuni per un totale di quasi 120mila abitanti”.
“Ci sono realtà note, come la nostra, e realtà meno note, a rischio desertificazione. Io credo che il futuro debba vedere la crescita di tutti, intraprendendo un percorso nuovo. Bisogna abbandonare localismi e personalismi, scegliendo invece la strada della cooperazione. Giffoni ha il dovere di farlo e il mio appello è questo: mettiamo insieme i vari campanili, ma per costruire la più bella cattedrale”.
Da anni Montecorvino gode già della presenza di un osservatorio che solletica la curiosità di tanti amanti delle stelle. “Il planetario – ha continuato il sindaco – ci darà una marcia in più per contribuire a fare rete e a crescere insieme”.
Ma che differenza c’è tra un osservatorio ed un planetario? A spiegarla il consigliere Sibilia: “L’osservatorio, come dice la parola, è uno strumento di osservazione e si focalizza su alcune zone della volta celeste, mentre il planetario è una rappresentazione dello spazio che consente di ammirare l’intera volta celeste”.
Non si tratta però solo di uno strumento per amplificare la bellezza di un territorio: negli ultimi cinque anni gli investimenti di venture capital in campo spaziale sono cresciuti in modo esponenziale superando i quattro miliardi di dollari solo nel 2019 (fonte Corriere della Sera). In Italia la space economy conta 7mila addetti, 600 imprese, per un valore della produzione di due miliardi e 80 milioni di fondo di venture Primo Space.
Gli obiettivi del progetto, ha chiarito Tesauro, sono quelli di creare un ponte tra Giffoni e Montecorvino con i due poli di sviluppo digitale e tecnologico; coinvolgere la community dei giffoner; creare progetti innovativi di promozione turistica per famiglie e bambini; arricchire l’offerta formativa del planetario con nuovi progetti educativi; sviluppare app e progetti di digital education dedicati al target 6-18 anni. E ancora, migliorare le competenze Stem con format dedicati all’astronomia; supportare startup e progetti imprenditoriali legati alla space industry; sviluppare partnership strategiche con gli stakeholder e creare nuove opportunità di fundraising.