Numerosi sono stati gli accertamenti espletati nell’ambito dell’operazione “spiagge libere” pianificata a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e sub articolata a livello regionale dalla Direzione Marittima di Napoli per garantire la libera fruizione delle spiagge.
L’operazione mira a contrastare l’occupazione abusiva di tratti destinati all’uso pubblico da parte di soggetti che ne hanno fatto un uso personale, trasformandole di fatto in spiagge “private”.
L’operazione, si inserisce nel contesto delle attività di “Mare Sicuro 2020” che la Guardia Costiera esercita nel corso della stagione estiva a tutela della sicurezza e della legalità, per garantire una corretta, consapevole e serena fruizione del mare da parte dell’utenza.
In particolare, nella giornata odierna i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Palinuro in cooperazione con il Comando Stazione Carabinieri di Pisciotta e con la Polizia Municipale di Pisciotta hanno liberato le spiagge libere di circa 10 km di costa da Palinuro a Marina di Pisciotta abusivamente occupate da attrezzature balneari.
Buona parte del materiale rinvenuto era stato lasciato sull’arenile durante le ore notturne e posizionato per garantire una sorta di “prenotazione” del tratto di spiaggia libera, andando così in contrasto con le Ordinanze balneari dei Comuni costieri e con le norme che regolano il corretto utilizzo del demanio marittimo.
Il personale ha accertato, infatti, che sotto gli ombrelloni posizionati sull’arenile non vi era traccia dei possibili proprietari, molti dei quali sarebbero tornati in spiaggia nelle ore diurne per poter beneficiare, abusivamente, di un posto in prima fila.
Nello specifico, sono stati rimossi e sequestrati circa 185 ombrelloni ed oltre 135 tra lettini, sedie da spiaggia e attrezzatura balneare varia.
Inoltre, a seguito di sopralluogo presso la foce del fiume Mingardo, zona Arco naturale, il personale militare dell’Ufficio Circondariale marittimo ha potuto constatare la presenza di un gazebo non autorizzato su area demaniale marittima.
Riscontrato l’illecito, si è proceduto allo sgombero dell’area ed il proprietario sarà deferito all’A.G. per ipotesi di reato di occupazione abusiva di area demaniale marittima, nonché per violazioni edilizie e paesaggistiche.