Nel caso specifico, l’analisi registra le procedure di evidenza pubblica così come tracciate dai sistemi informativi nazionali, che nel caso della Campania, a differenza di altre regioni, sono state tutte delegate alla centrale regionale d’acquisto e monitorate dall’Anac. Peraltro, molti dei CIG (codice identificativo di gara) inizialmente assegnati sono stati poi cancellati dalla centrale regionale di acquisto, in quanto relativi a procedure che non si sono mai perfezionate.
A ciò si aggiunga, pure, che non tutti gli importi aggiudicati negli accordi quadro si concretizzano poi in veri e propri acquisti, ma ci si assicura la disponibilità del fornitore per un determinato arco temporale. Manca inoltre nell’analisi, e soprattutto nella lettura che si è voluta dare artatamente, il dettaglio della distribuzione degli acquisti che per molte regioni sono stati effettuati direttamente dalla centrale nazionale, e solo in quota parte per la Campania.
Con numeri alla mano, è assolutamente fuorviante affermare che la Campania ha speso più di altre regioni. Anzi, anche in considerazione del numero degli abitanti e del numero inferiore di pazienti positivi, è preceduta in questa “classifica” da molte altre regioni.
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