Alla riduzione della spesa degli italiani si aggiunge un’estate praticamente senza stranieri in vacanza nel Belpaese a causa dalle preoccupazioni crescenti e dei vincoli alle frontiere resi necessari per affrontate l’emergenza coronavirus. “Una situazione che pesa soprattutto sulle città d’arte che risentono più notevolmente della loro mancanza ma – sottolinea la Coldiretti – gli stranieri prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza”.
A favorire il contenimento delle spese degli italiani è stato tra l’altro l’accorciamento del periodo di vacanza sceso in media sotto i dieci giorni ma la novità di quest’estate sta anche nel fatto che, sottolinea la Coldiretti, “1 italiano su 4 (25%) ha preferito una destinazione vicino casa, all’interno della propria regione di residenza”. Inoltre la maggioranza degli italiani in viaggio, continua la Coldiretti, “ha scelto di riaprire le seconde case di proprietà, o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche campeggi, mentre sono in sofferenza gli alberghi”.