Nel mirino – riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – sono finiti un vicino di casa, ed alcuni familiari tra cui la moglie, che avrebbero già ricevuto l’avviso di garanzia con l’accusa di morte come conseguenza di altro reato, in questo caso lo stalking.
Tra loro, infatti, non sarebbe mai corso buon sangue e anche in passato vi sarebbero stati scontri verbali con minacce ed insulti. Qualcosa di più concreto, comunque, potrebbe emergere già nelle prossime ore quando gli inquirenti finiranno di analizzare i telefonini e le strumentazioni informatiche sequestrate ai vicini, i quali sono difesi dall’avvocato Cecchino Cacciatore.