IL TURISMO POST COVID E LE INFRASTRUTTURE
“In questo momento il turismo sta rappresentando uno dei settori più colpiti – ha detto la Priante – Non se n’è mai parlato tanto come ora. Il commissario europeo Thierry Breton ha detto più di una volta quanto gli interessasse il settore del turismo. Un settore che genera così tanti posti di lavoro e ha una percentuale di Pil così elevata che non si può ignorare. Un settore trasversale e inclusivo ma che è anche abbastanza flessibile per riattivare il motore quando c’è la possibilità di farlo”. Certo è necessario agire sulle infrastrutture per rilanciare l’Italia.
“Un Paese bellissimo, ma non è certo merito nostro. Di contro mancano le infrastrutture. Avete visto da soli, se chiudi le frontiere, il turismo non c’è. Abbiamo bisogno di grandi interventi e i territori sono più pronti di quel che si dice. Non è mai stato il territorio il problema. In Portogallo il rapporto tra pubblico e privato è molto diverso, con un dialogo che fa si che sia lo Stato a venire in aiuto del privato”.
IL TURISMO E L’INNOVAZIONE
Un settore che può ritrovare forza anche grazie all’innovazione. “D’altronde l’ha già cambiato – ha concluso la Priante – Pensate alla facilità con cui oggi, grazie alle innovazioni di un tempo, raggiungiamo il mondo con grande facilità”.
“È stato fantastico ascoltare la Priante – commenta Luca Tesauro, Ceo e Co-Founder di Giffoni Innovation Hub – Ha l’entusiasmo di una giovanissima Giffoners che si è messa a disposizione dei ragazzi delle Masterclass e del Dream Team condividendo con loro le sue esperienze di vita e professionali partendo dalle sue passioni per l’arte, la musica, il cinema passando attraverso l’economia, la finanza, lo sviluppo sostenibile e arrivando a turismo. Raccontando un po’ la sua storia è riuscita a legare immediatamente con i ragazzi e in qualche modo a dargli la carica giusta per puntare in alto come fa sempre lei. E come è insito in chiunque pensi in maniera aperta a un futuro a portata di innovazione. Anche nel campo del turismo”.