I medici non hanno potuto far niente per salvarlo, ma lui ha potuto fare ancora qualcosa per gli altri: ha donato i propri organi. I suoi reni e il suo fegato sono stati prelevati dall’equipe del Santa Maria delle Grazie guidata da Francesco Diurno e sono stati trapiantati a due pazienti in Campania e in Sicilia.
“Niente può colmare la perdita di un ragazzo di 22 anni – dice Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord – Commuove e riempie di speranza, però, la generosità del suo gesto e la disponibilità dei suoi familiari. La scelta di indicare sulla Carta di Identità la volontà di donare gli organi parrebbe solo un atto burocratico, in realtà è un’importante gesto solidale che può regalare speranza. A nome di tutto il personale esprimo il cordoglio ai genitori del 22enne e li ringrazio per aver rispettato la sua scelta”.
“Anche in quest’anno in cui il Covid 19 sta impegnando ampiamente la nostra sanità – conclude D’Amore – si continua a lavorare, tra mille difficoltà, per fronteggiare tutte le patologie. A medici, infermieri, oss, tecnici e amministrativi va il mio ringraziamento per la grande prova di professionalità e dedizione di cui si stanno rendendo protagonisti da mesi.”