Ogni raffreddore sarà trattato come presunto Covid obbligando ai tempi incerti del tampone e ai famosi 14 giorni di isolamento”. ”Pronto dottore, mia figlia si è svegliata con mal di gola e 37 di febbre”, ”non posso venire e non può venire, deve chiamare l’Asl”. Perchè i medici di base non possono fare direttamente il tampone?
Siamo alle porte della stagione dei raffreddori e dei mal di gola, delle sudate con conseguenti tossi, ”anziani e bambini più soggetti ai decimi di febbre, cosa sarà di loro se non possono fare affidamento ai medici di base? Essere sospetti covid significa non poter uscire per andare a scuola o al lavoro e ad ottobre il 50% delle famiglie con bambini in età scolare avrà gravissimi problemi con il posto del lavoro”.
Se fosse stato dato incarico ai medici di famiglia di occuparsi dei propri assistiti facendo tamponi o test sierologici a seconda dei casi, ad oggi avremmo una mappatura precisa oltre ad un punto di riferimento territoriale per tutti: ”invece chiudiamo o apriamo alla rinfusa”.
Distanziamento sociale in classe e sui luoghi di lavoro.
”Il problema non è tanto trovare spazio per i banchi o mantenere il distanziamento nei luoghi di lavoro, semmai il problema si pone a monte. Come raggiungere in sicurezza la scuola o l’ufficio? Quali misure per i pendolari? Perchè se mi proponi entrate scaglionate per le scuole devi prevedere entrate scaglionate per i genitori che devono recarsi in ufficio o in fabbrica! Stessa cosa per le uscite da scuola! Inoltre devi prevedere il triplo delle corse dei treni e degli autobus, cose che già dovevano essere su carta!”.
I medici di base sono stati tutti abbastanza chiari e più lineari dei virologi trasformatisi in showman: il distanziamento sociale sarà alla base della prevenzione e della regressione dei contagi e stà al governo varare misure che permettano il distanziamento!
Federcontribuenti: ”ancora una volta in presenza di una emergenza nazionale dilaga l’anarchia. Non esiste un piano nazionale uniforme, una campagna di prevenzione chiara come non esiste una campagna nazionale di informazione. Saranno le famiglie a doversi organizzare pagando ancora una volta il caro prezzo dei soprusi e della disorganizzazione amministrativa.
Per la mia febbre, il medico di base di Salerno chiede il tampone all’ASL, dopo una settimana ed alcuni solleciti dello stesso medico, intervengono a domicilio per il prelievo. Era venerdì: non si qualificano; non lasciano recapiti. Il lunedì ancora non si sa neppure a chi rivolgersi per conoscere l’esito. Interpellati diversi uffici dell’ASL locale, nessuno sapeva dare indicazioni. Solo il martedì, con l’intervento della Direzione Sanitaria, si è avuta notizia che l’ufficio competente era ad Eboli e, quindi, dopo solo una settimana e 100 ore ho saputo che non ero COVID positivo. Efficienza, innanzitutto!!!!!
In effetti con in po’ di mal gola e/o un reffreddorino di stagione cosa facciamo? Ci chiudiamo in casa x 1 mese in attesa di un improbabile tampone? E magari mettiamo in 40ena tutti i nostri contatti?
Capisco parassiti, stipendiati statali, chi campa di rendita…ma ne vedremo delle belle!
I luminari della medicina alla fine non hanno capito una mazza e creano casino. I politici incapaci di gestire la situazione…chiacchiere ed elezioni a parte…
Si continua a creare panico .
La cosa piu’ bella e’ come questi succinti saccenti additino me come fascista quando difendo la democrazia.. ed ovviamente rispondono solo con insulti senza un minimo di argomentazione valida.
La domanda e’ cari amici miei, quindi chi e’ il fascista?
Che poi’ il fascismo e’ morto assieme a quell fancazzista di mussolini
il mio medico di base è sparito da marzo!! fa solo ricette via mail o whatsapp!!!!