Anna e Aria non potrebbero essere più diverse. Estremamente tecnologica la prima e totalmente analogica la seconda, sono due figure femminili agli antipodi in ogni settore delle loro esistenze. In amore poi, ognuna ha la sua teoria; Anna è tradizionalmente fidanzata, Aria ha una relazione di complicità con un “tromba-amico”.
Anna tende a non far entrare troppo il fidanzato nella propria vita, Aria punta sulla fiducia e sul raccontarsi e condividere tutto. Anna è un tipo social, Aria non ha nemmeno uno smartphone. Due così sono destinate ad ignorarsi se non fosse che, destino vuole, i due fidanzati abitino nello stesso palazzo.
E che le due s’incontrino/scontrino davanti al portone, una mattina in cui Aria vuole fare una sorpresa al suo compagno. E che sorpresa: scoprono che entrambe amano lo stesso uomo. Una lo vede il lunedì, mercoledì, e venerdì. L’altra il martedì, giovedì e sabato. E la domenica? Ed è così che, dopo un primo momento di sgomento, le due decidono di fargli la peggiore delle sorprese: entrano in casa per fargliela pagare.
Ma le sorprese non sono finite. Ad arrivare è una bella ragazzina, evidentemente “quella della domenica”. Ma sarà davvero così? Perché Diego ha tenuto il piede in tre scarpe per tutto questo tempo? E c’è una domanda su tutte, che esce da queste tre donne: perché le donne, le più diverse tra loro, riescono sempre a fare quadrato nel momento del bisogno? Le risposte in uno spettacolo tutto da ridere, sin dalle prime battute.