Una passione, quella per le bolle, che accompagna il bambino da sempre ma che si è sviluppata soprattutto nel periodo del lockdown, quando, senza la possibilità di uscire di casa, è diventa un modo come un altro per evadere con la fantasia. Il problema si è innescato per una certa quantità di acqua colata sui balconi sottostanti.
“Purtroppo durante l’emergenza Covid Brando ha iniziato a essere ogni giorno sempre più triste così ho dovuto fargli fare più bolle di sapone del dovuto – ha raccontato la mamma del bimbo intervistata dal “Messaggero” -. Molte bolle, però, non vanno lontano ma cadono giù dalla condomina del piano terra”. E qui iniziano i guai. La vicina appare tutt’altro che accondiscendente e si lamenta per quell’acqua saponata che le sporca il terrazzo rischiando pure di farla scivolare. Prima fa inviare una lettera a firma del suo avvocato, poi dedica di chiamare la polizia municipale che esce per un controllo. La cosa si risolve per il momento con un’ammonizione ma se non si risolverà il problema entro una decina di giorni scatterà la multa.
“È anche una questione di dignità – conclude mamma Francesca, – quelle parole, l’arrivo dei vigili urbani mi hanno umiliata. Mi sono sentita come se io e mio figlio fossimo dei criminali”.
Fonte TgCom24
Brutta situazione, tuttavia bisogna mettersi anche nei panni degli altri… La signora al piano terra rischia di scivolare oltre ad avere sempre sporco il suo terrazzo. Non vorrei essere nei panni di nessuna delle due donne.
beh il bambino è autistico e va capito, ma la signora del piano di sotto, magari anziana, rischia di scivolare e farsi molto male. mi spiace ma per quanto il bambino vada compatito, bisogna rispettare comunque gli altri. la signora ha ragione in questo caso
@Mauro andrebbe vista prima questa quantita’ d’ acqua. Visto che dubito che delle bolle di sapone possano formarne cosi tanta…
come chi si lamenta di musica alta a caso..