Nel pomeriggio di ieri, si è chiuso il presidio al nido di Caretta caretta a Marina di Eboli. Le uova deposte dalla tartaruga, nella notte tra il 28 e il 29 Giungo, erano 90, con una schiusa del 70% e la nascita di 61 tartarughine.
Il presidio installato il 19 agosto, sul tratto di spiaggia tra il Campolongo Hospital e il Giamaica Village, è stato gestito e organizzato dall’Associazione NaturArt di Salerno (www.naturart.it) con il supporto di Nicola Campomorto autorizzato in deroga ai divieti di cui al DPR 357/97, che ha seguito tutta la parte di manipolazione dei neonati, il tutto sotto la supervisione del Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
L’individuazione del nido, è stato frutto della lavoro di tanti volontari che nei mesi precedenti, tra Giungo e Luglio, hanno monitorato giornalmente il tratto di costa che va dal Campolongo al Molo Sirena.
La presenza della Tartaruga Marina Caretta Caretta, nel mare salernitano, è un interessante segnale di biodiversità, una specie classifica come specie vulnerabile dal IUCN Red List che va assolutamente protetta e che soffre dell’incessante inquinamento di plastiche nei nostri mari e della pressione ormai insostenibile della pesca intensiva.
Ora siamo in attesa delle prossime schiuse, in particolare di quelle dei nidi cilentani che tra Marina di Camerota e Acciaroli hanno segnato un record con 26 siti di nidificazione. Sul posto i volontari delle associazioni, l’ENPA, Legambiente, AMP Punta Campanella, Museo Vivo del Mare, Ardea, Esoes Palinuro, CAB, NaturArt Salerno, coordinate del Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn, ad assistere e seguire le schiuse delle prossime settimane.
Foto di: Cristian Mirra – Alfio Giannotti
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