«In portineria – ha proseguito De Luca – gli hanno detto che il parcheggio è già gestito e il cocco non serviva. Poi si è accorto che il leader aveva il crocifisso e li hanno scambiati per degli assistenti spirituali. Quando si sono qualificati come politici politicanti che volevano fare un giro nell’ospedale Ruggi, il direttore generale ha fatto un comunicato per dire che l’ospedale è luogo di sofferenza e cura dove non si fanno passeggiate elettorali. Se vuoi un’informazione, fissi un appuntamento, vai nell’ufficio amministrativo e chiedi. Erano venuti da lontano, guidati da un esponente politico venuto da 1000 chilometri per una foto opportunity davanti al covid hospital. Mi auguro che ora si convincano che almeno gli ospedali sono luoghi da rispettare perché c’è gente che soffre. Voglio dire a quell’esponente politico venuto da lontano che lo invito a un dibattito pubblico sulla sanità campana e su quella di qualche regione del nord, dove e quando vuole».
Fonte Il Messaggero
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