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Salerno, Parco del Mercatello: sversamenti nelle acque, nessuno controlla

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Il venticinquenne Giuseppe Giliberti, dottore in Scienze politiche e relazioni internazionali, amante della natura non è immune alle quotidiane barbarie che si esibiscono tutti giorni nel salernitano.

Tra i pochi attivisti appassionati denuncia oggi l’inquietante quadro che si nasconde dietro il nostro Parco del Mercatello. Cosa sta accadendo al Parco?

“Il Parco del Mercatello negli ultimi anni sta vivendo – si legge su Le Cronache oggi in edicola on line – un lungo e lento processo di degradazione. Tutti quelli che erano gli impianti pensati per il cittadino quindi, fontane, aree picnic, spazigioco hanno subito atti di vandalismo e più in generale di usure che non sono mai state sanate. Tra le due zone del Parco ne abbiamo una alberata con i tavoli divisa da un’altra zona con un sistema di tre ponti.

Due di questi sono chiusi da più di un anno. Inoltre in questi giorni si rileva la presenza di scarichi nelle acque che percorrono lo spazio verde. Il fiumiciattolo che attraversa il parco Mercatello mostra un anomalo colore verde il giorno del 25 di agosto, da allora l’acqua è sempre sporca e torbida e chi come me vive e frequenta il posto sa che usualmente non è così in periodi senza precipitazioni!

Chi avrà sversato cosa? Questo non ci è dato saperlo.Ciò che è evidente sono le alghe verdi che rendono l’ambiente tossico e allontanano i cittadini per l’odore nauseabondo.” Quali conseguenze si avranno? “È chiaro che queste gravi circostanze non manifestano solo dimenticanza ma anche disinteresse per l’area del Parco del Mercatello. Tutto ciò si ripercuote sulla flora e sulla fauna. È stato registrato infatti un alto numero di rane, uccelli e molte ghiandaie che ormai fuggono dal contesto urbano.

L’incuria delle strutture responsabili incentiva le persone a continuare verso atteggiamenti del genere. Si sa che un posto mal curato viene dimenticato sempre di più e si entra in un circolo vizioso di trascuratezza e sconforto per chi ama la propria città. Così uno dei pochi spazi disponibili viene abbandonato dalla parte più attiva della cittadinanza che comprende i Giovani (studenti, sportivi) che vorrebbero esprimersi all’interno del Parco ma riescono a farlo sempre meno.”

A chi rivolgersi per parlare di un progetto che salvaguardi i preziosi spazi pubblici? “Ad un’Istituzione che è assente, quindi a nessuno anche perché queste ultime nel salernitano non rispondono alle PEC che sono gli strumenti grazie ai quali si avrebbe uno scambio per poi aprire un dibattito serio rispetto il futuro degli spazi pubblici di cui si deve avere cura e non abbandonare.

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