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Omicidio Vassallo, premier Conte: “Grave che non ci siano risposte dopo 10 anni”
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Quelli del PD pensano alla scomparsa di Regeni in Egitto e non si preoccupano dell’assassinio di Vassallo che faceva parte del loro partito. Vergogna! Gente di …..
E’ stato commesso chiaramente un “omicidio politico” di stampo mafioso, sulle cui ragioni non si è voluto indagare.
Angelo Vassallo aveva pestato pesantemente i calli a troppa gente che curava i suoi sporchi interessi, soprattutto per i lavori fantasma della Provincia di Salerno da lui denunziati per ben sette volte.
Sette denunce a vuoto, l’ultima prima di morire………
Si arriva così al 22 luglio 2010, quando Angelo Vassallo viene ascoltato dai finanzieri.
Sarà trucidato meno di due mesi dopo, e sebbene anche l’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti abbia chiarito che tra le due vicende non è stato trovato alcun collegamento(o non si è voluto trovare?), quelle denunce inascoltate continuano a rimanere una ferita aperta nei rapporti tra la famiglia dei sindaco ucciso e i vertici del Partito democratico.
Il 20 maggio del 2014 la deposizione di Vassallo alla Guardia di Finanza è stata acquisita nel processo “Ghost Road”, che per le strade fantasma vede imputati imprenditori e tecnici della Provincia.
La fondazione Vassallo, che fa riferimento al fratello Dario, si è invece costituita parte civile nel secondo processo sugli appalti, il ‘‘Due Torri bis”.
Tra gli imputati c’era anche Franco Alfieri all’epoca dei fatti denunziati assessore ai lavori pubblici della Provincia di Salerno, accusato di avere incassato da due imprenditori di Capaccio (che hanno poi patteggiato ammettendo i reati), una mazzetta di 25mila euro per orientare l’aggiudica di alcuni appalti in Provincia.
Da quell’imputazione, però, il sindaco di Agropoli ne è uscito “stranamente” pulito con una declaratoria di prescrizione.
Franco Alfieri non ha visto le sette denunce di Angelo Vassallo sugli stati di avanzamento delle strade provinciali che venivano pagate mentre i lavori non procedevano.
Non è solo il discorso che è stato ucciso un sindaco ma che ben 15 strade non sono state realizzate ed hanno frenato lo sviluppo di un territorio.
E la scoperta è avvenuta a seguito delle denunce relative alla Celso-Casal Velino. Da qui sono poi scaturiti i processi sulle “Strade fantasma”, “Due Torri” e “Due Torri bis”».
Come ha ben detto il fratello Dario: se reato c’è stato, ormai non è più punibile ma c’è da dire che la prescrizione non equivale all’assoluzione.
I colletti bianchi hanno la vergognosa certezza della prescrizione e si sentono liberi di compiere reati.
Inoltre il Pd, di Salerno, Napoli e Roma, continua a girarsi da 10 anni dall’altra parte, dovrebbe chiedere conto a chi li rappresenta sul territorio.
Iniziando dall’interrogare sul perché Alfieri non ha visto le 7 denunce di Angelo Vassallo.
Il Pd farebbe bene quindi a farsi un esame di coscienza su chi ha al suo interno.
Restano le responsabilità fisiche e morali di questa vicenda, anche se un tribunale le ha cancellate in un attimo, ma è giusto che la gente sappia tutto ciò.
Proprio ieri sera ho visto il film a lui dedicato,questa è la fine che fanno le persone oneste e coraggiose in Italia. RIP.
L’unico arrestato che sembrava avere collegamenti con l’omicidio il buon ministro della giustizia l’ha fatto pure uscire
All’amico Francesco Volpe che conosce tanti dettagli della triste vicenda, chiedo perché l’indagine di competenza della procura di Vallo della Lucania venne iniziata da questa, e poco dopo avocata dalla procura di Salerno con a capo all’epoca,un attuale parlamentare europeo del pd?
un pezzo di dignità del nostro paese è ANGELO VASSALLO VOGLIAMO GIUSTIZIA