“Non piangete” avrebbe detto, “sorridete alla vita” ed in questo triste giorno avrebbe raccontato una poesia, una di quelle sue fatte di vita con sue rime.
Un padre esemplare per Rosaria, Anna, Carlo e Daniela ai quali da sempre ha insegnato loro di essere allegri e di arrivare sereni e preparati a questo triste giorno. Devono a don Mimì quello che sono ora.
“Un pasticciere deve morire di lunedì…ha ripetuto scherzando così per anni don Mimì …. perché diceva: il martedì ti riposi ed il mercoledì si riprende a lavorare!”
E proprio come era nel suo stile, di notte, in sordina, quando le luci della pasticceria sono spente ha deciso di prendere la sua valigia per compiere il suo ultimo viaggio che lo ha riportato tra le braccia della sua adorata moglie Rachele che trent’anni fa gli aveva affidato anche il ruolo di mamma per i suoi 4 giovanissimi figli.
Riposa in pace Don Mimì, sarai sempre nei nostri cuori ed un maestro guida in modo speciale per Carlo.