Questa è l’istantanea dello status quo in casa granata. Le reazioni dei tifosi di fronte allo stato dell’arte si concretizzano attraverso gli striscioni che continuano a spuntare lungo tutto lo stivale. Dopo quelli di Formello e Coverciano, si arriva quello dei supporters di Bologna. La protesta fa tappa anche in Emilia Romagna. La contestazione dei sostenitori granata prosegue e si allarga. Il malcontento è evidente e traspare su più fronti, anche se c’è chi finge di non accorgersene. Tra venti giorni inizia la nuova stagione, ma questo periodo pre-campionato sta scivolando via tra la rabbia di chi non accetta più questa situazione e l’indifferenza di chi, invece, si è lasciato sopraffare da stanchezza e rassegnazione.
Gli effetti del Covid e la normativa anti-contagio hanno di fatto salvato la Salernitana da una campagna abbonamenti che probabilmente in questo momento avrebbe potuto avere dei numeri imbarazzanti. Non è mai accaduto nella storia della Salernitana di avere così poco seguito nella sede del ritiro estivo e di certo il motivo non è da rintracciare nelle difficoltà del coronavirus, perché altrove i tifosi si sono visti, sebbene distanziati ed “armati” di mascherine e gel igienizzanti. L’andamento della società, però, non cambia. Si è ancora in attesa di indicazioni e risposte concrete ai soliti interrogativi della piazza. Il club di “quelli che aspettano” è sempre più affollato.