Per l’uso delle mascherine le regole non cambiano: è obbligatorio indossarle nei luoghi chiusi aperti al pubblico, mezzi inclusi, e comunque quando non si può garantire il distanziamento. Confermate le nuove regole sui mezzi pubblici, la cui capienza limite, alla luce del pressing esercitato dalle Regioni, è fissato all’80 per cento dei posti (anche per chi viaggia in piedi), mentre gli scuolabus potranno viaggiare pieni, purché i ragazzi non restino a bordo più di un quarto d’ora.
Confermato anche l’obbligo di sottoporsi a tampone per chi nei 14 giorni precedenti è stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta: si può entrare in Italia solo con un test negativo che abbia meno di 72 ore. Oppure bisogna fare, entro 48 ore dall’arrivo, un tampone in aeroporto, in porto o alla frontiera; la terza possibilità è andare a farlo alla Asl o nei drive-in disponibili sul territorio restando, fino a quel momento, in isolamento fiduciario. Confermata pure l’ordinanza varata subito dopo Ferragosto con la quale il ministro della Salute ha vietato il ballo nei locali pubblici e imposto l’obbligo di mascherina anche all’aperto, nei luoghi della movida dov’è più facile che si creino assembramenti, dalle 18 alle 6 del mattino.