Presso il laboratorio di analisi biomolecolari della Piana del Sele, attualmente tutto il carico è sulle spalle di un solo medico, una dottoressa, costretta a non potersi assentare per non accumulare ulteriori ritardi. A scriverlo Il Mattino – oggi in edicola – che riporta la dichiarazione di un cittadino senegalese, mediatore cultuale, che ha atteso per giorni l’esito di un tampone per poter raggiungere la famiglia e pregare sulla tomba del padre defunto.
«Mi hanno raccontato di una dottoressa che da sei mesi è chiusa nel laboratorio dell’ospedale di Eboli ad eseguire tamponi – continua – Non può permettersi di avere neanche un mal di testa. Senza di lei il laboratorio, mi è stato spiegato, si ferma. Non entro nel merito di questioni politiche, ma è chiaro che la politica fa emergere due categorie di vittime: i medici e i pazienti».
Fonte Il Mattino