Ad incoraggiare il settore provvedono, al momento, alcuni fattori e tra questi lo strumento dell’Eco Sisma Bonus ormai completato nella sua struttura applicativa. A tal fine Ance e Banca Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto un accordo di collaborazione attraverso il quale
offrire supporto agli interventi, con la disponibilità a finanziare le imprese e ad acquistare i crediti fiscali. Grazie alla convenzione siglata, Intesa Sanpaolo si impegna ad acquistare i crediti fiscali derivanti da tutte le tipologie di interventi di valorizzazione del patrimonio edilizio (superbonus 110%, eco bonus e sisma bonus “ordinari”, bonus facciate, bonus ristrutturazioni, bonus fotovoltaico e bonus per le colonnine elettriche).
Ance ha anche sottoscritto un accordo con Crédit Agricole Italia per sostenere le aziende nell’avvio di interventi di messa in sicurezza sismica e efficientamento energetico sfruttando il nuovo Superbonus 110%, introdotto dal DL Rilancio. L’obiettivo è quello di supportare il settore delle costruzioni e offrire agli associati soluzioni ad hoc, in grado di
favorire il rilancio del comparto.
Le aziende Ance, infatti, potranno accedere a finanziamenti a breve termine e alla possibilità di acquisto del credito d’imposta, così come previsto dal DL Rilancio.
“La crisi seguita alla gravissima emergenza sanitaria vissuta, imponeva – dice il presidente di Ance Aies Salerno, Vincenzo Russo – l’adozione di un indispensabile pacchetto di misure per il rilancio degli investimenti, in chiave di forte semplificazione, con l’obiettivo di giungere il più velocemente possibile ad una vera ripresa.
Credo che un buon risultato sia stato raggiunto. Ora, però – aggiunge – bisogna ripartire ed attivare l’economia per evitare una recessione dalle conseguenze inimmaginabili. Occorre, ad esempio, prorogare il Superbonus al 2022 e lavorare con Regioni e Comuni ad un programma di Recupero e Riqualificazione urbana utilizzando i Fondi Europei di cui al Recovery Fund nonché la nuova programmazione 2021/2027.
Occorre concentrarsi sugli investimenti infrastrutturali della nostra provincia per colmare un gap infrastrutturale oramai atavico. Parliamo della manutenzione e ammodernamento della rete stradale, la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, emergenze ataviche”. Ma il vero problema, e quindi le misure da adottare, va affrontato e possibilmente risolto avendo una visione strategica ben chiara e con misure economiche di rilancio del Settore partendo dalla soluzione dell’antico problema della burocrazia. “Ricordo – prosegue Russo – che la burocrazia vale l’1% del Pil, 1,7 miliardi di euro che potrebbero essere usati in investimenti infrastrutturali.
Il rischio di incappare in un errore di condotta nei rapporti con la Pubblica amministrazione oggi è altissimo. La legislazione farraginosa, incredibilmente complessa sui Contratti Pubblici e la proliferazione di controlli hanno creato le basi per un corto circuito. Per tale ragione l’Ance Aies Salerno ha avviato un confronto con tutta la filiera per proporre una riforma concreta della PA, basata sulla Semplificazione delle procedure, partendo dall’autocertificazione, l’innovazione tecnologica e la competenza per ridurre i tempi. Puntiamo, per questa ragione, a consolidare con il mondo accademico un rapporto di collaborazione al fine di realizzare progetti formativi e scientifici con lo scopo
principale di innovare il sistema dei processi edilizi e formare nuove figure professionali che siano parte attiva ed operativa negli interventi di Recupero e Riqualificazione del Patrimonio Edilizio esistente, utilizzando gli incentivi fiscali di cui al Sisma ed Eco-Bonus, le risorse europee del Recovery Fund e la nuova
programmazione 2021/2027”.