– Coach Russo, partiamo dagli scorsi giorni. Al Pattinodromo, all’aperto, c’è stata la possibilità di ricominciare a lavorare con i ragazzi del Settore Giovanile. Che sensazioni avete provato?
«Felicità per il re-start. Finalmente abbiamo toccato il pallone, abbiamo rivisto i sorrisi dei nostri ragazzi… “a distanza” ma percependo che, nonostante il Covid, stiamo facendo proprio un bel lavoro in questi anni. Si sentono i Valori, l’appartenenza, si riconosce la Famiglia».
– Al netto delle difficoltà, che riguarderanno tutte le società in questo periodo di ripresa delle attività dopo il lockdown per il Covid e a causa del quale ci sarà ancora più attenzione al benessere ed alla salute dei ragazzi da parte del club, come si immagina la prossima stagione?
«Una stagione complicata, siamo ripartiti all’aperto grazie al sempre presente Presidente Frascino che voglio ringraziare per il grande lavoro dietro le quinte insieme a Giovanni Carmando. Abbiamo l’incertezza dell’inizio campionati e l’attesa della risposta delle Scuole. Spero che tutti abbiano a cuore davvero e capiscano che lo sport “sociale” è troppo importante per i ragazzi. Che loro sono troppo importanti come Umani, come Persone, (per tutti gli Sport) e che consapevoli della responsabilità verso questo Virus, non si può pensare di lasciarli a casa. Viviamo di palestre scolastiche: è un diritto».
– La formazione di uno staff importante per un Settore Giovanile, con allenatori, assistenti, preparatore fisico e dirigenti, verrà portata avanti anche il prossimo anno e questo dovrebbe garantire una continuità didattica ai vari gruppi. Sarà questo uno dei punti di forza della Hippo?
«La Hippo continua a garantire, e permettetemi il pizzico di orgoglio, una Qualità dello staff elevata che tutela l’offerta formativa dei nostri ragazzi e delle nostre famiglie. Siamo l’unica società nel salernitano che può vantare 12 tra Allenatori e istruttori, 6 dirigenti. Abbiamo riconfermato quasi tutti. Da 2 anni lavoriamo insieme, da Minibasket a Settore Giovanile. Con Michele Masturzo abbiamo spinto tantissimo perchè esistesse la Squadra staff, cresciamo e ci formiamo costantemente».
– Questo è un tema che le sta particolarmente a cuore…
«Durante il lock down, senza sosta abbiamo usato il tempo per continui aggiornamenti, coinvolgendo i ragazzi, ma con 18 appuntamenti di formazione per allenatori che sono divenuti famosi in tutta Italia. Non è il titolone del campionato che fa la differenza, bensì è il viaggio che scegliamo di intraprendere e gli insegnanti che ci accompagnano a determinare il futuro. Noi guardiamo avanti, vogliamo offrire continuità e coerenza senza false promesse».
– La società ha dichiarato ufficialmente di voler portare in Prima Squadra il maggior numero possibile di atleti provenienti dal vivaio e che questo sarà l’inizio di un discorso duraturo nel tempo. E’ una bella responsabilità per il Direttore Tecnico e per gli allenatori delle squadre giovanili…
«Per la prima volta nella giovane storia Hippo, parteciperemo a tutti i campionati: dai trofei Minibasket, dall’Under 13 alla 18, finendo con la Promozione. Ancora di più rispetto agli anni scorsi, avremo un unico filo conduttore tecnico e da quest’anno il gruppo under 18 si allenerà anche con la nostra Prima Squadra. Tutto ciò richiederà un grande impegno da parte dello staff nell’aiutare i nostri giovani al passo della senior, ci sarà contiguità e la possibilità di sentire ancora di più sulla pelle lo Spirito Hippo».
– I più piccoli sogneranno di indossare la canotta granata da grandi…
Abbiamo la fortuna di avere diversi nostri allenatori impegnati anche da giocatore e quindi per i nostri ragazzi sarà anche più bello ritrovarli alle partite in campo e “sognare”. Creerà appartenenza, e darà seguito a quello che il presidente Frascino e il DS Carmando condividono insieme a me e Michele Masturzo. Vogliamo vedere in un futuro molto prossimo una squadra senior formata da nostri atleti e le chiocce di supporto. Questo non ci impedirà, anzi ci porterà a ragionare sicuramente sulla partecipazione a campionati superiori. Con il tempo che ci vuole».