Telenovela infinita per quanto riguarda l’arrivo di
Gennaro Tutino a Salerno. La situazione si può sintetizzare così: la trattativa va avanti, ma l’offerta del Lecce è al momento più concreta e la Salernitana sarà chiamata a rilanciare a stretto giro di posta per non trovarsi senza attaccante a due settimane dall’inizio del campionato. Il ds del Napoli Giuntoli ha dato la parola a mister Castori in virtù anche di una vecchia amicizia nata ai tempi del Carpi, Lotito ha già detto sì all’agente Pisacane in un incontro che si è svolto a Roma dieci giorni fa, il giocatore è pronto a sposare la causa Salerno e partirebbe già da subito per aggregarsi con la squadra. Anche il ds Fabiani lo ha accontentato su tutto, come confermato dalla dirigenza azzurra. Qual è, dunque, il problema?
Sia Salernitana, sia Lecce mettono sul tavolo 5 milioni di euro con l’obbligo di riscatto in caso di promozione. Ad oggi, in teoria, i salentini hanno più possibilità di vincere il campionato e il Napoli ha chiesto un sacrificio economico a Lotito e Mezzaroma per l’acquisto immediato a titolo definitivo. Proprio il co-patron, spesso non menzionato quando si parla di mercato, svolgerà un ruolo chiave: o darà l’ok per un’offerta più alta o venerdì ci sarà la fumata bianca con il Lecce. Mai come ora la proprietà è chiamata a dare un segnale a Salerno senza basarsi soltanto su prestiti e svincolati dalle retrocesse. Tutino vuole venire, i direttori sportivi sono d’accordo, Lotito ha detto sì ed è pronto anche a trattare con Palmiero. Ma servono soldi e non più chiacchiere. Saltasse anche questa operazione, pur tenendo conto del discorso del budget e dei paletti imposti dalla Lega, si alimenterebbe il malcontento dei tifosi.