elettorale. La sua voce, si fa coro del sindacato che da tempo chiede il completamento di opere strategiche sul territorio, ma che di fatto restano nel limbo delle incompiute.
Eppure, molte di queste sono cantierate e invece di proseguire, dando linfa vitale ad un comparto essenziale per la strategia di sviluppo e per la politica economica del Paese, ossigeno per migliaia di impiegati di settore, sono appese al palo. E poi ci sono quei progetti che attendono ancora il via:
“in Provincia di Salerno – ha affermato Marchesano, esistono progetti per la realizzazione di opere che se cantierate potrebbero iniettare nel mercato edile oltre 800 milioni di euro e creare 5000 nuovi posti di lavoro. Tra questi, basterebbe riflettere sul processo di metanizzazione delle aree a Sud di Salerno ed in particolare nel Cilento dove dovranno essere investiti oltre 140 milioni di euro per il completamento delle opere”. Questo, solo un esempio.
Come “non parlare della Fondovalle Calore – ha proseguito Marchesano – opera strategica per le popolazioni interne, almeno completare i tratti già iniziati”. La lista delle opere infrastrutturali in corso, facilmente candidabili a finanziamento o già finanziate è lunga, come la Cittadella Scolastica a Sarno, la variante di Rizzico tra
Ascea e Pisciotta, senza tralasciare opere urgenti come l’Alta Velocità, l’Aeroporto Costa d’Amalfi, gli interventi sulle sponde del fiume Sarno”.
Altro neo, ma anche atavica urgenza, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, che in ogni dove della provincia languono in uno stato di massima emergenza. Insomma, il segretario provinciale della Filca Cisl, Giuseppe Marchesano, nell’elencare quali siano le necessità, il decalogo di ciò che davvero chiede il territorio, funzionale al riavvio di un processo di crescita mai decollato, invita già da oggi tutti gli amministratori eletti, ad un confronto utile alla risoluzione delle problematiche del territorio Salernitano.
Considerato il particolare momento storico, di emergenza economica e sanitaria, diano impulso al settore edile che da oltre un by decennio vive di promesse e avvii di
cantieri, la maggior parte di questi, sono iscritti negli annali delle incompiute.