La commedia è dedicata a Franco Angrisano grande attore lucano di origini e salernitano di adozione, ad oltre vent’anni dalla sua scomparsa. «Lo spettacolo è simpatico, leggero, pieno di atmosfere vintage, demodé», spiega Gaetano Stella richiamando i primi anni Novanta, quando Angrisano «ci frequentava un po’ come se fossimo una famiglia aggiunta». «Con Franco – ricorda – trascorrevamo le serate.
Lui aveva girato “Polvere di Stelle” con Monica Vitti e Alberto Sordi. Dal fascino dei racconti di quel film, che avrò visto venti volte, sono stato sollecitato a mettere giù il testo. Ed è venuto fuori questo che ripercorre quelle atmosfere». E ricalca esattamente sedici ore, dalle due del mattino alle sei del pomeriggio del 10 giugno 1940, giorno in cui Mussolini si affaccia al balcone di piazza Venezia a Roma e annuncia l’entrata in guerra dell’Italia.
«Raccontiamo la storia di una rabberciata compagnia di avanspettacolo che, quasi senza costumi, mettevano in scena spettacoli di rivista», aggiunge l’autore e regista concludendo che «il finale, dopo la colorata e divertente messinscena, con dei bellissimi versi di Trilussa, canta il dolore, la paura e la rabbia di un’Italia che non capisce il perché dei grandi eventi che si stanno preparando o, forse, lo capisce e per questo le viene da piangere». «Riprendiamo e concludiamo la rassegna», sottolineano il direttore artistico e il direttore organizzativo di TeatroNovanta, Serena Stella e Alessandro Caiazza.
Il 17 settembre, «sarà anche l’occasione per ripartire subito con le nuove idee e le nuove proposte per la prossima stagione teatrale firmata da TeatroNovanta, per la quale gli abbonati hanno diritto di prelazione, con l’annuncio dei nuovi titoli».
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