E proprio il vaccino, secondo il principale fondatore di Microsoft, è l’unica strada percorribile per uscire una volta per tutta dall’emergenza sanitaria.
Intervistato dal quotidiano “La Stampa” nel corso del “Goalkeepers report”, Gates non ha mancato di lanciare segnali allarmanti, profetizzando una nuova impennata di morti in autunno. Il calo dei numeri registrato in questi mesi? Le dichiarazioni di medici esperti che cercano in ogni modo di tranquillazzare la popolazione, parlando di soggetti prevalentemente asintomatici? Gates sembra non darvi molta importanza.
“Tristemente quest’anno parliamo degli arretramenti provocati dalla pandemia. L’impatto sulla salute è un passo indietro di 25 anni e la povertà estrema è cresciuta del 7%”, spiega nel corso dell’intervista, invitando alla collaborazione globale. “Lavorare insieme per creare il vaccino, condurre i trial, produrlo, distribuirlo.
L’accesso farà la differenza. Secondo gli studi dalla Northeastern University, se i primi due miliardi di dosi andranno solo ai Paesi ricchi, avremo il doppio dei morti”. Come saranno i prossimi mesi? L’imprenditore americano ha una visione decisamente pessimistica su come sarà l’autunno nell’emisfero settentrionale: “Se non avremo interventi il numero dei morti, anche negli Usa, tornerà ai livelli della primavera”.
Ed è qui che entra in gioco il vaccino.”La notizia buona è che abbiamo diversi vaccini promettenti, e potrebbero ricevere l’autorizzazione all’uso di emergenza dalla Fda o dalla Mhra entro fine anno, o certamente all’inizio del prossimo. Mi aspetto che due o tre l’avranno”, dice Gates a “La Stampa”.
“La Gates Foundation è concentrata su quelli che possono essere prodotti in grande scala, con un costo basso, fra 2 e 3 dollari a dose. Ciò include AstraZeneca Oxford, Novavax, Johnson & Johnson e Sanofi. Cerchiamo di vedere se funzionano, e costruiamo una capacità di produzione globale, per oltre un miliardo e mezzo di dosi all’anno”, aggiunge l’imprenditore, che spiega dunque come secondo lui sia possibile lasciarci il Coronavirus alle spalle: “Lavoriamo con produttori nei Paesi in via di sviluppo, tipo il Serum Institute in India. Se saranno efficaci, anche con un livello di vaccinazione del 60% fermeremo la diffusione esponenziale della malattia. Il prossimo anno porteremo giù il numero dei morti, e nel 2022 la pandemia finirà”.
Poi la battuta sui “No-vax”. “Non so come abbiano scoperto il mio complotto…”, scherza Bill Gates. “È una storia così bizzarra che quasi dovrei trattarla con umorismo. Però è un problema molto grave perché se ci accusi di fare cose diaboliche limiti il nostro lavoro. Poi la gente non mette le maschere o rifiuta il vaccino. Per raggiungere l’immunità servirebbe che lo facesse almeno il 60% della popolazione ma sarebbe meglio l’80% o il 90%”.
Infine arriva l’attacco al presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed al suo governo: “L’amministrazione non collabora con l’Oms. Sono in disaccordo, lo considero un errore. È increscioso che molte dichiarazioni del presidente abbiano fatto percepire una certa contrarietà alla riuscita della sperimentazione sui vaccini. Quando sarà finita, gli Usa dovranno fare un esame molto approfondito, per capire come prepararsi alla prossima pandemia”, è la dura critica dell’imprenditore.
fonte IlGiornale.it